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dl Aiuti in CdM prossima settimana: tutte le novità

Economia, Energia
dl Aiuti in CdM prossima settimana: tutte le novità
(Teleborsa) - Il CdM ha fatto slittare a lunedì 2 maggio il cosiddetto dl Aiuti, con il quale conta si prorogare una serie di misure contro il caro energia (accise, bollette, taglio prezzo metano ecc), ma anche offrire un supporto alle imprese colpite dal caro materiali e prorogare gli incentivi sulla casa (superbonus villette oltre il 30 giugno). Le misure ed i relativi saldi sono stati messi a punto dall'esecutivo mercoledì scorso ma per la complessità el provvedimento si è deciso di aspettare la prossima settimana.

Il maxidecreto ha una base di partenza di 6 miliardi, quelli previsti nel DEF, ma il pressing dei partiti sta chiedendo al governo di mettere più risorse sull'una o sull'altra misura, mentre emerge fra tutte la proposta del leader del Pd Enrico Letta che chiede un intervento choc di 15 miliardi, una sorta di mini finanziaria.

E se il Governo confida di arrivare ad attingere a risorse europee, attraverso una sorta di Recovery di guerra, molto più probabile che si ripieghi su un ulteriore scostamento di bilancio, già messo in conto dall'esecutivo.

Ci sono però alcune voci che potrebbero generare entrate per l'esecutivo, ad esempio la sospensione degli incentivi per le rinnovabili, che al momento non sono giustificati dal maggior costo di produzione, e l'impiego di queste somme per altri capitoli di spesa attinenti all'energia ed al caro bollette, assieme al gettito della tassa sugli extraprofitti delle imprese energetiche. In cambio sono previste semplificazioni sul fronte autorizzativo per le rinnovabili (eolico e fotovoltaico) ed un parziale rinvio sul carbone, con una proroga alla chiusura ed un ritorno a regime dei quattro impianti attualmente esistenti in Italia).

Sul fronte degli impieghi c'è da prorogare il taglio delle accise sui carburanti, cui si aggiungerebbe una riduzione del prezzo del metano di 30 centesimi, c'è da rifinanziare le misure contro il caro bollette, mentre sembrerebbe escluso un ulteriore innalzamento del tetto Isee a 30mila euro per usufruire del bonus sociale, poiché determinerebbe un onere "molto elevato e di non facile copertura" come spiegato dal Ministro Franco.



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