(Teleborsa) - Le oscillazioni dei prezzi e le
differenze fra inflazione, deflazione e stagflazione sono il tema centrale dell'ultima
Ecopillola di Andrea Ferretti, economista e docente del Master in Scienze economiche e bancarie alla Luiss Guido Carli, che prova a chiarire le differenze fra ciascuno scenario di variazione dei prezzi ed i possibili rimedi.
Deflazione - Per deflazione si intende una riduzione dei prezzi dei beni, quindi si tratta di un
concetto opposto a quello dell'inflazione. L'Italia si trovò in una situazione di deflazione nel 2016, quando la crisi americana sui titoli spazzatura portò ad una crisi di sfiducia generalizzata, con conseguente
crollo dei consumi e dei prezzi per mancanza di domanda dei beni. La riduzione dei prezzi, a livello di singolo potrebbe anche sembrare un fatto positivo - afferma Ferretti - ma a livello macroeconomico
è un fenomeno decisamente pericoloso, per il semplice fatto che la deflazione è perfettamente in grado di
"narcotizzare" l'economia. Banalmente l'imprenditore che si attende una riduzione del costo di un macchinario, rimanderà nel tempo l'acquisto, di conseguenza il venditore di macchinari non procederà alla vendita e forse sarà costretto a mettere in cassa integrazione un dipendente, il quale a sua volta dovrà rinunciare a sostituire il vecchio frigorifero malfunzionante e così via.
Inflazione - E' un fenomeno noto, ma l'attuale inflazione ha una caratteristica peculiare. Le
inflazioni galoppanti del passato derivavano essenzialmente da un
surriscaldamento dell'economia che, facendo aumentare la domanda di beni, spingevano verso l'alto prezzi e richieste salariali, innescando così una
spirale inflazionistica. L'attuale inflazione deriva invece da una
carenza di beni e servizi, dovuta prima al Covid ed attualmente alla crisi ucraina. Il problema è che, per una inflazione da surriscaldamento dell'economia, la medicina esiste:
si alzano i tassi di interesse, diventa più caro il credito bancario, diventano più cari i mutui, si coprano meno case, si fanno meno investimenti. Di fatto
si getta acqua su un'economia surriscaldata. Ma nel caso di
un'inflazione come quella attuale, da carenza di beni,
alzare i tassi serve a poco, anzi può essere controproducente, perché si rischia di gettare acqua gelata su un'economia già in fase di raffreddamento, con il rischio di bloccarla totalmente.
Stagflazione - E' il terzo scenario, un fenomeno che vede contemporaneamente la
risalita del prezzi (inflazione) e la
stagnazione dell'economia, Il problema è che uscire da una situazione di stagflazione non è affatto facile, perché essendo spuntata l'arma dei tassi,
l'unica soluzione è cercare di
rimuovere a monte la causa della stagflazione, quindi nella situazione attuale la crisi ucraina. Un problema non banale.