(Teleborsa) -
La banca centrale cinese ha mantenuto
stabili i tassi di interesse di riferimento per i prestiti alle imprese e alle famiglie, sorprendendo il mercato che invece attendeva un allentamento monetario, per riattivare la crescita che è stata frenata dalla crisi in Ucraina e dal riemergere di contagi legati al Covid-19.
La People's Bank of China (PBOC) ha dunque mantenuto il
tasso di riferimento ad un anno al 3,7% e il tasso
a cinque anni al 4,6%, confermando l'attuale livello dei tassi, nonostante la
maggioranza di 28 analisti consultati da Reuters puntasse ad una
riduzione. Non è escluso però che un
taglio possa esserci al prossimo meeting di maggio, o anche a giugno, una volta che sarà più chiaro l'impatto dei nuovi lockdown per contenere la pandemia.
Lo Yuan si è quindi deprezzato ancora rispetto al biglietto verde ed ha toccato i minimo dallo scorso mese di ottobre ad un livello di
6,4115 contro dollaro.
L'attesa di un allentamento monetario in Cina si era consolidata dopo i dati del PIL pubblicati lunedì, che hanno evidenziato un rallentamento della crescita al 4,8% nel primo trimestre dell'anno, in aumento dlela produzione limitato al 5% ed una diminuzione delle vendite al dettaglio del 3,5% a causa del Covid.