(Teleborsa) - Il premier britannico
Boris Johnson ha formalizzato l'intenzione del Regno Unito d'inviare in Ucraina ulteriori
forniture di "artiglieria" e armamento pesante, come chiesto da Kiev, in risposta a quella che è tornato a bollare come "la barbarie di Vladimir Putin" e delle forze di Mosca. L'annuncio è arrivato in un suo intervento alla Camera dei Comuni e dopo il nuovo vertice virtuale di oggi sul dossier ucraino con Joe Biden e altri leader occidentali, incluso Mario Draghi.
Johnson ha definito "legittimo e moralmente giusto" ogni
aiuto militare destinato a consentire alle truppe ucraine di "proteggersi" e proteggere il Paese, mentre ha evidenziato l'impegno "implacabile della
Gran Bretagna" al fianco di Kiev da lui stesso promesso "al presidente
Volodymyr Zelensky" nella sua recente visita in Ucraina. Il premier britannico ha anche esaltato di nuovo la resistenza militare opposta dall'Ucraina "all'arroganza di Putin" che a suo dire pensava di conquistare il Paese "in pochi giorni".
Nel frattempo il segretario generale delle Nazioni Unite,
Antonio Guterres, ha proposto una
tregua umanitaria di quattro giorni per la
Pasqua ortodossa, che verrà celebrata da ucraini e russi domenica prossima. Il segretario generale dell'Onu ha osservato che "quest'anno la Settimana Santa ortodossa viene osservata sotto la nuvola di una guerra che rappresenta la totale negazione del messaggio pasquale. Invece di celebrare una nuova vita, questa Pasqua coincide con un'offensiva russa nell'est dell'Ucraina". Guterres ha anche sottolineato che la pausa umanitaria fornirebbe le condizioni necessarie per soddisfare due imperativi cruciali: "il passaggio in sicurezza di tutti i
civili disposti a lasciare le aree di attuale e previsto confronto, in coordinamento con il Comitato Internazionale della
Croce Rossa, e inoltre la consegna sicura di
aiuti umanitari salvavita alle persone nelle aree più colpite come Mariupol, Kherson, Donetsk e Luhansk".