(Teleborsa) - Ormai è certezza:
l’incrociatore missilistico russo Moskva è affondato. Il colpo rivendicato da Kiev ieri sera, poi le fiamme che da ieri sera hanno avviluppato gli scafi e la nave ammiraglia che, alla fine, ha perso stabilità ed è affondata nel Mar Nero. A confermare la perdita è stato il Cremlino, che incassa il colpo e vede a rischio l'attacco a Odessa.
I passi indietro fatti dai russi sul campo di battaglia potrebbero avere risvolti pericolosi. Secondo la
CIA il presidente russo V
ladimir Putin disperato potrebbe usare armi nucleari. "Data la disperazione del presidente Putin e della leadership russa, viste le battute d'arresto che hanno affrontato militarmente finora, nessuno di noi può prendere alla leggera la minaccia del potenziale uso di armi nucleari tattiche o a bassa resa", ha affermato il direttore della CIA William Burns.
"Il presidente
Biden è profondamente preoccupato di evitare una terza guerra mondiale, di evitare la soglia in cui un conflitto nucleare diventa possibile", ha aggiunto Burns. Frattanto, il Presidente Biden, rispondendo ad una domanda dei giornalisti sulla possibilità di inviare un funzionario in Ucraina,
si è detto pronto ad andare a Kiev.
La
Commissione europea dal canto suo sta cercando di mettere a punto delle
linee guida per attivare l'embargo sul petrolio ed il gas, mentre risuonano le
accuse di fare troppo poco lanciate dal Presidente ucraino Zelensky e le affermazioni del Presidente russo Vadimir Putin, che sembra puntare proprio sulle divisioni interne all'UE e sulla necessità di gas di Germania ed Ungheria.