(Teleborsa) - Accelera ancora
l'inflazione negli Stati Uniti a marzo 2022. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, i prezzi al consumo hanno registrato un
incremento dell'1,2% su base mensile, in linea con il consensus, rispetto allo 0,8% del mese di febbraio. Gli aumenti degli indici per benzina, immobiliare e cibo sono stati i maggiori contributori all'aumento mensile. L'indice della
benzina è salito del 18,3% a marzo e ha rappresentato oltre la metà dell'aumento mensile di tutte le voci; in aumento anche gli altri indici delle componenti energetiche. L'indice degli
alimenti è aumentato dell'1% e l'indice degli alimenti a domicilio è aumentato dell'1,5%.
Su base annua, la
crescita dell'inflazione è stata dell'8,5%, superiore al +7,9% del mese precedente e al +8,4% atteso dal mercato. Il dato segna nuovi massimi dal dicembre 1981. L'indice energetico è aumentato del 32% nell'ultimo anno e l'indice alimentare è aumentato dell'8,8%, il più grande aumento su 12 mesi da maggio 1981.
Il
"core" rate, ossia l'indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, più osservato dalla FED, ha registrato un aumento dello 0,3% su base mensile, rispetto allo 0,5% del mese precedente e al +0,5% atteso. Il dato tendenziale attesta un aumento del 6,5%, anche in questo caso
inferiore alle aspettative (+6,6%). Il dato del mese prima segnava un +6,4%.
Il comparto
immobiliare è stato di gran lunga il fattore più importante nell'aumento dell'inflazione core, con un'ampia serie di altri indici che hanno contribuito, inclusi quelli per le
tariffe aeree, gli
arredi e le operazioni domestiche, l'assistenza medica e l'assicurazione dei veicoli a motore. Al contrario, l'indice di auto e camion usati è sceso del 3,8% nel mese.