(Teleborsa) - L'IVASS ha stabilito che
non c'è stato concerto tra soci nell'acquisto di quote di
Generali. L'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni ha informato che il 3 febbraio aveva ricevuto dal Leone di Trieste una "segnalazione in merito agli acquisti concertati aventi ad oggetto azioni di Assicurazioni Generali " con la quale è stato chiesto all'Autorità di accertare se sia stata posta in essere e continui, pur in diversa forma, un'attività in concerto da parte di alcuni soci e, per l’effetto, adottare ogni conseguente provvedimento.
Oggi l'IVASS "ha comunicato alla compagnia che, sulla base delle verifiche finora condotte, anche nell'ambito della collaborazione tra Autorità,
non si riscontrano, allo stato, utili elementi per l'avvio di un procedimento amministrativo". L'Autorità aggiunge che continua a seguire con attenzione gli eventi che riguardano gli assetti partecipativi della compagnia e "si riserva di adottare le iniziative necessarie ove ne ricorrano i presupposti di legge".
Nella giornata di ieri la
Consob ha fatto sapere di
non aver ravvisato violazioni degli obblighi di comunicazione o asimmetrie informative in merito al superamento del 10% in Generali da parte degli azionisti Francesco Gaetano Caltagirone, Leonardo Del Vecchio e Fondazione CRT (che avevano costituito un patto di consultazione, da cui Caltagirone era poi uscito).