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Ucraina, via libera a quarto pacchetto sanzioni Ue

Fonti USA: Cina aperta a fornire aiuti militari alla Russia. Ma sia Pechino che Mosca smentiscono

Economia, Politica
Ucraina, via libera a quarto pacchetto sanzioni Ue
(Teleborsa) - Gli Stati Uniti hanno riferito agli alleati che la Cina ha segnalato la sua disponibilità a fornire assistenza militare alla Russia a sostegno dell'invasione in Ucraina. Lo riporta il Financial Times che cita alcune fonti. Sia la Cina che il Cremlino avevano invece smentito la notizia di una richiesta di "assistenza militare" avanzata dalla Russia a Pechino.



Intanto, semaforo verde dalla riunione degli ambasciatori dei 27 Paesi Ue (Coreper) al nuovo, il quarto, pacchetto di sanzioni contro la Russia che vanno a colpire altri settori dell’economia del paese. L’aspetto più significativo del nuovo giro di vite è probabilmente la ventina di nuovi individui che vengono sanzionati. Tra loro anche Roman Abramovich, il miliardario russo proprietario del Chelsea. Tra le società, United Aircraft Corporation, il gruppo di cantieristica navale statale United Shipbuilding Corporation, Russia Helicopters e una delle divisioni del colosso petrolifero Rosneft.

E' terminato, dopo quasi 8 ore, l'incontro tra il consigliere della Sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan e il capo della diplomazia del partito comunista cinese, Yang Jiechi. Il colloquio tra i due, al Cavalieri Hotel di Roma, ha avuto inizio intorno alle 10.30 e dopo i colloqui non c'è stato nessun punto stampa.

Fonti del Pentagono citate dalla Cnn ritengono che l’avanzata di “quasi tutte” le forze russe in Ucraina “rimane in una situazione di stallo”, e le truppe in movimento verso Kiev, compreso l'ormai famigerato convoglio che arriva da nord, non hanno fatto progressi considerevoli durante il weekend, nonostante i tentativi di "far affluire le forze dietro gli elementi più avanzati".

Prosegue lo stallo dopo il nuovo round di negoziati diretti Ucraina-Russia, in collegamento video, che si è chiuso con un nulla di fatto: i lavori riprenderanno domani, martedì 15 marzo alle 10.30, ora di Kiev, dopo una “pausa tecnica”. Lo stop è stato concordato per svolgere "lavoro aggiuntivo nei sottogruppi di lavoro" e avere "chiarimenti delle singole definizioni. I negoziati continuano...", ha scritto su Twitter Mykhailo Podolyak, uno dei negoziatori ucraini. Nel frattempo, il presidente ucraino Volodymir Zelensky - che mercoledì interverrà al Congresso Usa - ha definito "difficili" i colloqui con la Russia, annunciando una conferenza stampa sulla situazione nel tardo pomeriggio.



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