(Teleborsa) - "Non ho voluto mettere mano a una
grande riforma della
Pubblica amministrazione". Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione
Renato Brunetta nel corso di un'audizione sul
PNRR alle Commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro della Camera sottolineando di
"aver preferito procedere per
strappi innovativi, pensando che la
tecnica dovesse essere quella di
"strappare" in certe
fasi dei provvedimenti o della regolazione".
"
Alcuni di questi strappi - ha aggiunto - sono arrivati prima dell'implementazione del
PNRR, quasi
legati al caso,
all'emergenza e alla pandemia. Penso innanzitutto ai concorsi pubblici, che erano bloccati, e che
abbiamo sbloccato e digitalizzato". Nella Pubblica amministrazione "entro il
2022, ma probabilmente anche entro i prossimi mesi, avremo i sistemi digitalizzati di
customer satisfaction". "Consentiremo al cittadino cliente di giudicare ogni transazione con la Pubblica amministrazione - ha aggiunto - che sia l'iscrizone all'asilo o la prenotazione di un esame medico o un rapporto con l'Agenzia delle entrate. I cittadini potranno dare un giudizio sul servizio ricevuto".
Quanto
all'interoperabilità delle principali banche dati "è la regina delle battaglie. Oggi abbiamo 32mila amministrazioni e migliaia di banche dati che non dialogano tra di loro. Dobbiamo metterle in relazione".
Il Ministro ha anche detto che in caso di ritardi rispetto ai tempi di conclusione dei procedimenti della Pubblica amministrazione "
i responsabili non avranno i premi di produttività".