(Teleborsa) -
Studenti in corteo questa mattina per protestare contro il sistema dell'
alternanza scuola-lavoro, gli
scontri avvenuti con la polizia nelle piazze, e soprattutto contro la decisione del ministro Patrizio Bianchi di far riprendere gli esami scritti per la
maturità. "Non è possibile questa modalità dopo due anni di pandemia. Il governo non sta investendo su di noi e sulla scuola. A questo diciamo no. La mobilitazione inizia oggi ma non ci fermeremo qui", fanno sapere gli studenti.
Studenti romani in corteo da Piramide fino alla sede del ministero dell'Istruzione. Previsti
cortei e
presidi poi in piazza Fontana a Milano, a Palermo, Genova, Bari, Firenze, Perugia, Verona, Padova, Varese, Lodi, Agrigento, Taranto, Venezia, Latina, Pisa, Modena e nel resto del Paese.
"È impensabile tornare a questo tipo di esame dopo mesi di
pandemia – spiegano i ragazzi – e anche adesso, seppure la scuola sia in presenza dall'inizio dell'anno, sappiamo che la situazione non è davvero così: ci sono moltissime classi in
quarantena o che sono state più volte in quarantena e quindi in dad durante tutto l'anno. Queste direttive, arrivate solo ora dopo mesi di
incertezza, sono l'ennesima dimostrazione di un
Ministero che non ascolta gli studenti e che non prende in considerazione la grave situazione psicologica che stanno vivendo, ma pensa invece solamente a valutarli. Persino il
Presidente della Repubblica, nel suo discorso di insediamento, ha sottolineato l'importanza dell'ascolto di noi studenti. Vogliamo risposte dal Ministro". Le associazioni studentesche chiedono un esame che elimini gli
scritti e inserisca una tesina.