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Credito Fondiario diventa Banca CF+. Punta alla borsa e considera M&A

Banche, Finanza
Credito Fondiario diventa Banca CF+. Punta alla borsa e considera M&A
(Teleborsa) - È stata presentata oggi Banca CF+, challenger bank tecnologicamente evoluta nata dall'esperienza di Credito Fondiario e specializzata in soluzioni di finanziamento alle imprese in situazioni performing o re-performing. Il presidente Panfilo Tarantelli e l'amministratore delegato Iacopo De Francisco hanno illustrato gli obiettivi del piano industriale a 5 anni, che si propone di superare i 4 miliardi di euro di attivi in gestione e di conseguire un cost income al 42% e un ROAE (Return on average equity) pari al 23%. Con l'annuncio odierno, Credito Fondiario ha portato a termine il processo di trasformazione entrato nel vivo lo scorso anno, quando c'è stata la separazioni in due società: da un lato, una realtà (Gardant) che si occupa di investimenti e gestione di crediti deteriorati e, dall'altro, la nuova banca fintech dedicata alle PMI.

Banca CF+ intende servire la piccola e media impresa italiana, un segmento che conta più di 200.000 aziende con fatturato tra 2 e 100 milioni di euro, a cui offrirà, attraverso una piattaforma tecnologica evoluta, diverse soluzioni specializzate di finanziamento: factoring, finanziamenti garantiti e non da MCC e SACE, acquisto di crediti fiscali. L'offerta di Factoring (pro soluto e pro solvendo) si articolerà in soluzioni di Direct e Reverse Factoring di crediti commerciali e di finanziamento della supply chain e si rivolgerà sia ad aziende performing che a quelle con accesso limitato al sistema bancario tradizionale e in difficoltà. L'area Financing fornirà finanziamenti per esigenze strutturali e di liquidità, garantiti (o meno) da MCC e SACE, e finalizzati ad aziende performing e reperforming. Sul fronte dei crediti fiscali, Banca CF+ acquisterà crediti fiscali da società in bonis e da aziende con situazioni economiche/di bilancio complesse, comprese procedure di insolvenza e liquidazioni volontarie.

"Abbiamo visto l'opportunità di creare una banca nuova, totalmente innovativa in un Paese che è molto bancarizzato ma dove c'è ancora spazio per un rapporto più efficiente e tecnologicamente avanzato - ha affermato Tarantelli durante l'evento di presentazione - La compagine azionaria resta la stessa con Elliot come azionista di controllo e Tages, ma abbiamo rafforzato la governance della banca portando a bordo quattro nuovi membri" in CdA.

Banca CF+ ritiene possibile la quotazione in Borsa già nell'arco del piano al 2026 illustrato oggi. "Se sapremo conseguire i numeri previsti dal piano, si può pensare già nel corso del piano stesso un percorso di questo tipo. Ora siamo alla fase di partenza, ancora ci dobbiamo presentare alle imprese. Se conseguiremo gli obiettivi prefissati, ci sarà già spazio per una quotazione nell'arco del piano", ha affermato De Francisco.

I due manager non hanno hanno escluso nemmeno la crescita per linee esterne. "Siamo cresciuti attraverso acquisizioni, è una storia a noi vicina - ha detto l'AD - C'è spazio sicuramente per una crescita tra realtà anche innovative che stanno nascendo per fare scala. Quindi non vediamo assolutamente in modo negativo la possibilità di accelerare il nostro percorso di crescita con realtà anche in settori contigui". Per lanciare i nuovi servizi, Banca CF+ ha recentemente completato la fusione per incorporazione di Fifty, società specializzata nel factoring operativa sul mercato dal 2016, e l'acquisizione di Fivesixty, società di advisory attiva nel segmento della Finanza Garantita.
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