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TIM, gli analisti alzano le valutazioni. Cauti sindacati e politica

Le reazioni alla manifestazione d'interesse "non vincolante e indicativa" per un'offerta pubblica di acquisto da parte del fondo statunitense KKR

Finanza, Telecomunicazioni
TIM, gli analisti alzano le valutazioni. Cauti sindacati e politica
(Teleborsa) - Una manifestazione d'interesse "non vincolante e indicativa" per un'offerta pubblica di acquisto (OPA) sul 100% delle azioni con obiettivo il delisting, una valutazione di 0,505 euro per azione, una soglia di successo dell'OPA fissata a un minimo del 51% del capitale e lo svolgimento di una due diligence di durata stimata in quattro settimane. Questi sono gli elementi certi della proposta "amichevole" di KKR, colosso statunitense del private equity, per acquisire Telecom Italia. Da qui si aprono le speculazioni sull'effettiva fattibilità dell'operazione, tra speranze che l'abbandono della Borsa possa imprimere un'accelerazione agli affari della società e i timori per il controllo sulla rete nazionale.

Le valutazioni degli analisti

Secondo UBS, "l'offerta di KKR sembra avere un terreno solido", in quanto prevede un' accettazione minima: "il premio è superiore alla maggior parte dei recenti delisting registrati nel settore europeo delle telecomunicazioni e anche se la valutazione può apparire poco elevata, questo potrebbe essere spiegato dall'outlook difficile dei fondamentali di TIM". "Il prezzo offerto è in linea con la nostra valutazione della somma delle parti di TIM e si confronta con un prezzo obiettivo medio di 0,44 euro", ha affermato Banca Akros. "L'offerta indicativa di 11 miliardi di euro sottolinea l'ambizione e la capacità del private equity di cogliere le opportunità di valore del mercato nel settore delle telecomunicazioni", afferma Jefferies, secondo cui i potenziali ostacoli "sono il tema della concorrenza (con l'influenza materiale di CDP su due reti fisse) e Vivendi". Secondo Intermonte, che aveva un target price di 50 centesimi e ora lo ha alzato a 55 centesimi, la soglia del 51% posta dal fondo USA dovrebbe ridurre il rischio di fallimento dell'operazione e vede nel delisting lo scenario favorevole per un break up della società in due distinte aziende focalizzate su servizi e su rete, con una potenziale accelerazione sulla rete unica.

Il via libera da parte del governo italiano non viene visto come un ostacolo insormontabile. "Le dichiarazioni del governo sono al momento favorevoli. Peraltro KKR lo avrebbe già sondato, non ricevendo opposizione al deal anche se il golden power potrebbe ancora porre vincoli su rete fissa e Sparkle, la rete internazionale", ha osservato Equita. "Non escludiamo che alcuni partiti politici possano opporsi all'operazione, tuttavia notiamo che il governo Draghi ha una forte cultura di mercato e vediamo spazio per il governo e KKR per trovare un terreno comune sulla rete fissa di accesso", si legge nelle analisi di UBS.

Gli analisti stanno prendendo in analisi anche una potenziale contro-offerta. "La potenziale OPA non avrebbe bisogno a tutti i costi di Vivendi per avere successo, anzi una posizione contraddittoria dell'azionista francese fa ipotizzare una potenziale controfferta", ha sottolineato Banca Akros. "Al momento la visibilità su una controfferta è limitata, notiamo che KKR può far leva sulle sue forti credenziali e la sua partecipazione del 37,5% in FiberCop", ha evidenziato UBS. "L'offerta è articolata e credibile e dovrebbe portare a delle reazioni da parte degli stakeholder e delle controparti. Vivendi - ha detto HSBC (che ha alzato giudizio a Buy e target price a 0,5 euro- potrebbe supportare il piano di KKR o opporsi e in questo ultimo caso potrebbe presentare un piano alternativo". Gli analisti di Bestinver (che affermano rating Buy con target price tra 0,75 e 0,85 euro) non escludono rilanci: "Non sarebbe strano vedere offerte competitive da altri player, private equity o industriali".

Le reazioni della politica

"A TIM, e quindi all'Italia, servono un partner ed un piano industriale che valorizzino e rafforzino l'azienda, non un'operazione finanziaria che rischia di portare ad uno spezzatino di una realtà così importante per il Paese - ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini ad Affaritaliani.it - Inoltre, visti i non brillanti risultati degli ultimi mesi, il cambio ai vertici auspicato da più parti pare tema non più rinviabile".

"Le telecomunicazioni sono un settore strategico ha commentato il deputato del Movimento 5 Stelle Angelo Tofalo - Su TIM si adotti un approccio internazionale. CDP salga alla maggioranza, subito spin-off della rete, fusione con Open Fiber e nuova "service company" che promuova almeno il 50% di tecnologia italiana. Il management sia valutato sui risultati, se questi non arrivano subito un passo indietro". L'ex premier Giuseppe Conte ha chiesto al governo di mantenere "altissima la guardia, assicurando la migliore protezione di interessi nazionali e asset che rappresentano una colonna portante di crescita, sviluppo e progresso tecnologico del Paese".

"Il mercato è il mercato e va rispettato, ma la rete è la rete. Ennesimo balletto intorno a TIM, al quale non si può guardare con distrazione o facendo affidamento soltanto sulle libere dinamiche economiche. La rete di telecomunicazioni è un pezzo di Paese ed ha una valenza strategica fondamentale", ha commentato il rappresentante di Forza Italia Maurizio Gasparri.

I commenti dei sindacati

"In un settore strategico come quello delle telecomunicazioni lo Stato italiano non può subire semplicemente la logica del mercato. Serve un piano industriale finalizzato alla costruzione della rete unica senza escludere il ricorso al golden power se il progetto di KKR dovesse essere in contrasto con l’interesse industriale ed occupazionale del Paese". È quanto detto da Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, in un'intervista a Repubblica. Lo spezzatino "è esattamente quello che va scongiurato. Serve una visione d'insieme", ha aggiunto.

Posizioni simili sono quelle espresse dal segretario generale dell'UGL, Paolo Capone: "La rete delle telecomunicazioni è un'infrastruttura strategica che va difesa da potenziali minacce per la sicurezza nazionale. In merito alla manifestazione di interesse all'acquisizione di TIM da parte del fondo americano KKR, il Governo valuti il ricorso al golden power. Gli interessi del Paese, fra cui la protezione dei dati sensibili, vengono prima delle logiche di mercato". "Chiediamo un confronto per discutere di un piano industriale che acceleri la creazione di una rete unica", ha aggiunto.

"Stiamo seguendo l'evoluzione della nuova puntata che riguarda l'ex monopolista delle telecomunicazioni'' e siamo ''pronti a mobilitarci per difendere un patrimonio del nostro paese", ha affermato in una nota il segretario generale della Uilcom Uil, Salvo Ugliarolo. ''Ci sembra di ritornare indietro nel tempo, rispetto alle notizie che si stanno diffondendo in queste ore'', ha aggiunto.
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