(Teleborsa) -
ArcelorMittal, il primo produttore d'acciaio al mondo, ha registrato un
utile operativo nel secondo trimestre 2021 di 4,4 miliardi di dollari, rispetto ai 2,6 miliardi nel primo trimestre 2021. L'utile operativo dei primi sei mesi è stato di 7,1 miliardi. L'
EBITDA del secondo trimestre 2021 è stato di 5,1 miliardi di dollari, il più alto dal 2008 e superiore del 55,8% rispetto ai primi tre mesi dell'anno 2021. L'EBITDA del primo semestre si è assestato a 8,3 miliardi di dollari, anche in questo caso la
performance semestrale più forte dal 2008.
Il debito lordo è sceso a 9,2 miliardi di dollari (contro gli 11,4 miliardi alla fine del primo trimestre 2021 e i 12,3 miliardi alla fine del 2020) e il
debito netto è sceso a 5 miliardi di dollari (contro i 5,9 miliardi alla fine del 1Q 2021 e i 6,4 miliardi alla fine del 2020). Le
vendite sono state di 19,343 miliardi nei tre mesi a giugno 2021, contro i 16,193 dei primi tre mesi dell'anno e i 10,976 dei tre mesi a giugno 2020.
"Il secondo trimestre ha visto un contesto di
continua forte ripresa insieme a un ambiente di scorte snello e sostenuto - ha commentato il
CEO Aditya Mittal - Ciò ha portato a spread ancora più sani nei nostri mercati principali rispetto ai primi tre mesi dell'anno, supportando il miglior risultato trimestrale e semestrale dal 2008. Questo ci ha permesso di migliorare ulteriormente il nostro bilancio e mantenere il nostro impegno per restituire denaro agli azionisti".
La società, con base in Lussemburgo, ha inoltre annunciato di aver alzato le stime per la
crescita del consumo globale d'acciaio per il 2021 - ora comprese tra il 7,5 e l'8,5% dal precedente range di 4,5-5,5% - e che inizierà un programma di
buyback da 2,2 miliardi di dollari, che sarà completato entro la fine del 2021.