(Teleborsa) - "L'economia dell'area euro è in forte ripresa, ma le prospettive continuano a dipendere dal corso della pandemia e dai progressi delle vaccinazioni.
L'attuale aumento dell'inflazione dovrebbe essere in gran parte temporaneo. Le pressioni sui prezzi sottostanti probabilmente aumenteranno gradualmente, pur lasciando l'inflazione
nel medio termine ancora ben al di sotto del nostro obiettivo. Le nostre misure politiche, compresa la nostra forward guidance rivista, aiuteranno l'economia a spostarsi verso una solida ripresa e, in definitiva, a portare l'inflazione al nostro obiettivo del 2%". Sono queste le principali aspettative per l'economia dell'eurozona di
Christine Lagarde, secondo quanto la presidente della Banca centrale europea ha detto nell'introduzione della conferenza stampa
post-meeting della BCE.
Rispondendo a una domande sul
processo decisionale che ha portato alla definizione delle indicazioni prospettiche (forward guidance) sui tassi di interesse, ha detto: "La nuova strategia adottata dalla BCE è la cornice" all'interno della quale saranno definiti gli interventi di politica monetaria "e su quella c'è stata
unanimità nel Consiglio direttivo così come sul fatto di rivedere la forward guidance". Sui tassi "non c'è stata unanimità ma una
schiacciante maggioranza su come calibrare questa guidance. Comunque, in Consiglio andiamo tutti verso la stessa direzione".
Con riguardo all'inflazione, Lagarde ha detto che la BCE prevede "aumenterà ulteriormente nei prossimi mesi e diminuirà nuovamente l'anno prossimo. L'attuale aumento è in gran parte guidato dall'aumento dei
prezzi dell'energia e dagli
effetti di base del forte calo dei prezzi del petrolio all'inizio della pandemia e dall'impatto della riduzione temporanea dell'
IVA in Germania lo scorso anno. Entro l'inizio del 2022, l'impatto di questi fattori dovrebbe svanire poiché escono dal calcolo dell'inflazione su base annua". Nel breve termine, una domanda più forte e pressioni temporanee sui costi nelle catene di approvvigionamento sono bilanciate - al ribasso - dalla debole crescita dei salari e il passato apprezzamento dell'euro.
L'istituzione di Francoforte prevede "che
l'attività economica tornerà ai livelli pre-crisi nel primo trimestre del prossimo anno - ha detto Lagarde - Ma c'è ancora molta strada da fare prima che i danni all'economia causati dalla pandemia siano compensati. Il numero di persone nei programmi di mantenimento del lavoro (come la cassa integrazione, ndr) è in calo, ma rimane elevato. Riesponendo a una domanda sull'impatto della variante Delta, la presidente della BCE ha detto che è stato già incorporato nelle decisioni del consiglio direttivo che "
certe restrizioni e lockdown potranno rimanere nel terzo e quarto trimestre del 2021".
In una nota di ottimismo, l'ex ministra dell'Economia francese ha anche sottolineato che "nel corso delle ondate di coronavirus, i cittadini, i governi e i sistemi sanitari sono diventati
più efficaci nel prendere misure che possano salvaguardare la salute ma non danneggiare troppo l’economia". "La riapertura di gran parte dell'economia sta sostenendo un vigoroso rimbalzo nel settore dei servizi - ha aggiunto Lagarde - Ma la
variante delta del coronavirus potrebbe smorzare questa ripresa nei servizi, soprattutto nel turismo e nell'ospitalità".
Per quanto riguarda le condizioni finanziarie e monetarie, la numero uno della BCE ha notato che "i tassi sui prestiti bancari per imprese e famiglie restano storicamente bassi. Le imprese sono ancora ben finanziate a causa dei loro prestiti nella prima ondata della pandemia, il che spiega in parte perché i prestiti alle imprese sono rallentati" e che quindi "
la liquidità rimane abbondante". Allo stesso tempo, ha evidenziato che "il costo per le imprese di emissione di azioni è ancora elevato. Molte aziende e famiglie hanno contratto più debiti per resistere alla pandemia. Qualsiasi peggioramento dell'economia potrebbe quindi minacciare la loro salute finanziaria, che potrebbe ripercuotersi sulla
qualità dei bilanci delle banche".