(Teleborsa) - "Stiamo entrando in una
fase entusiasmante della nostra Era, quella delle
infrastrutture digitali che trasformeranno la vita nelle nostre città". Intervenendo alla Conferenza di ESRI Italia,
Jack Dangermond, il guru della geografia digitale, Presidente della
Fondazione ESRI, ha voluto parlare del futuro delle nostre città nel post pandemia.
"Guardando al futuro, gli aspetti principali delle infrastrutture urbane saranno
geo-spaziali e proprio come i condotti dell’acqua, le strade e le infrastrutture di rete elettriche, diventeranno sempre più importanti. Ad oggi la
tecnologia delle infrastrutture digitali e geo-spaziali è
emergente, come lo sono state all’epoca le automobili; cambieranno il tessuto delle città".
"Le persone continueranno a vivere in città metropolitane ma avranno la possibilità di abitare anche in contesti più raccolti, rimanendo comunque in stretto contatto", ha detto Dangermond, aggiungendo "il potere di trovarsi tutti insieme fisicamente in un luogo affollato è stato sostituito da ciò che stiamo vivendo oggi; le riunioni tramite le piattaforme Zoom e Teams ci connettono quasi come fossimo insieme, ma non lo siamo! Questo per me è illuminante! Grandi aziende quali Telecom Italia, aziende di servizi elettrici, idrici e stradali in tutta Italia, passeranno sempre più a questo modello digitale per poter gestire le proprie risorse"
"In Italia come nel resto del mondo siamo tutti
interessati ad uno sviluppo ecosostenibile; dobbiamo de-carbonizzare la Terra. Questo porterà ad un’ulteriore
rivoluzione. Non si stratta solo di tagliare le emissioni di CO2 e dirigersi verso energie alternative, questo è solo un aspetto. Impatterà sul nostro modo di muoverci, sul sistema che veicola energia all’interno delle nostre abitazioni. Bisognerà impegnarsi su diversi fronti e, al centro di tutto, sarà
comprendere l’importanza della geografia, il potere della
geo-intelligenza".
"La pandemia ha cambiato il nostro modo di comunicare, evento che nessuno si sarebbe aspettato; siamo rimasti forzatamente tutti a casa e una nuova tecnologia è emersa e ha contribuito rapidamente ad una nuova comunicazione".
"Sono molto incoraggiato dal ruolo che ha la tecnologia e la risposta che possiamo dare come esseri umani. Giorni fa ho visto un’animazione: era un’onda chiamata Covid e che sommergeva le persone, e dietro quell’onda ce n’era un’altra, l’onda del cambiamento climatico che sta arrivando e che impatterà su tutti noi. E ancora, dietro questa, un’altra, quella della distruzione biologica, la perdita della biodiversità sul nostro pianeta. Dietro quest’ultima, c’è l’onda della migrazione di massa dall’Africa all’Europa, alla quale in Italia state assistendo. Queste sono le sfide più importanti che abbiamo di fronte".
"Ciò che di positivo penso possa aver portato il Covid all’interno della nostra comunità, è che la comunità si è alzata e ha reagito! Noi di ESRI in collaborazione con
Johns Hopkins Univerity abbiamo sviluppato una
piattaforma sulla quale era possibile vedere e capire, attraverso le carte geografiche, dove e come
geograficamente l'ondata di Covid avrebbe potuto esplodere nei mesi a venire".
"Le ondate avrebbero poi messo a dura prova le
strutture sanitarie, così abbiamo cercato di
prevedere questo impatto e quanto avrebbe gravato sul sistema sanitario. Successivamente queste carte sono state utilizzate per poter scegliere i centri vaccinali attraverso configurazioni ottimali. Inoltre, sono state utilizzate per informare e guidare i leader mondiali nelle scelte delle strategie anti Covid".
"Dobbiamo ricordarci che stiamo giocando un ruolo fondamentale per il futuro della nostra terra", ha concluso il Presidente di ESRI sulle pagine elettroniche di
The Science of Wheare Magazine, diretto da Emilio Albertario.
“Sono molto incoraggiato dallo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, non dalla tecnologia a se stante, ma dalla sua integrazione con il mondo della geografia digitale. Ma sarà sempre l’uomo a governare i processi per non essere sommerso".