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Scuola, Anief presenta 20 emendamenti a Emergenza Covid

Economia, Scuola
Scuola, Anief presenta 20 emendamenti a Emergenza Covid
(Teleborsa) - Nell'ultimo giorno utile per presentare alla Commissione Affari Costituzionali del Senato le richieste di modifica del decreto legge sul contenimento Covid19, il sindacato Anief ha fatto pervenire 20 proposte di modifica.

Tutti emendamenti tesi a migliorare la risposta della scuola all'emergenza epidemiologica: si va dalla semplificazione dei concorsi finalizzata ad assumere più personale in questo momento difficile, alla semplificazione delle procedure concorsuali, riaprendole e agendo sulle verifiche scritte. Si chiede anche la stabilizzazione degli idonei alla professione e l’assunzione dei precari della scuola dalle Graduatorie Provinciali per le Supplenze in caso di GaE esaurite. Provvedimenti urgenti vengono sollecitati anche per altre figure professionali, come il personale Ata, i Dsga, gli educatori e i dirigenti scolastici.

Il sindacato Anief reputa importante anche provvedere con urgenza alle assunzioni del personale del settore Afam, di quello educativo, come pure l’accesso del personale educativo a concorsi per l’assegnazione di posti comuni della scuola primaria. Altrettanto urgente è l’attivazione dei contratti del personale in servizio nelle scuole all’Estero, la stabilizzazione dei Direttori dei servizi generali e amministrativi (Dsga) cosiddetti "facenti funzione" con almeno tre anni di servizio, l’attivazione degli organici per i profili del personale Ata C) e AS), fino ad oggi previsti solo sulla carta, ma anche dei passaggi verticali di tutto il personale Ata, lo sblocco del concorso dei dirigenti scolastici, con l’assunzione dei vincitori e idonei sempre dell’ultimo concorso per dirigenti scolastici.

"All’emergenza Covid occorre rispondere con disposizioni adeguate, a partire dalla copertura delle cattedre e di tutti i posti, che nella scuola sono centinaia di migliaia, con il personale già idoneo a questi ruoli", ricorda il Presidente del sindacato, Marcello Pacifico, ricordando che "i docenti di religione attendono il concorso ormai da oltre 17 anni".

"Pensare di prorogare i contratti sine die non fa altro che pregiudicare il servizio pubblico e incentivare la strada giudiziaria per ottenere il risarcimento", avverte il sindacalista, chiedendo di "fare in fretta" e "correre ai ripari in vista del primo settembre" per garantire "un regolare avvio dell'anno scolastico".


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