(Teleborsa) - "Uno degli aspetti che mi ha colpito del discorso programmatico di
Mario Draghi è lo spirito di
ricostruzione, lo spirito di
crescita e la voglia di ridare a questo Paese dei
fondamentali per far crescere l'economia. Abbiamo davvero bisogno di ricreare fondamentali che ci permettano di
ricreare ricchezza e di distribuire questa ricchezza a tutte le persone che qui vivono ed hanno bisogno di una prospettiva".
Lo ha affermato
Marco Sesana, Amministratore delegato e Country manager di
Generali Italia, intervenendo a "Idee per una finanza sostenibile", un evento organizzato da da Fisac-Cgil. "L'altro aspetto che mi è piaciuto - ha sottolineato - è
l'ottica di lungo periodo". "Abbiamo bisogno di costruire e di formare progetti che abbiano un più ampio respiro, che ricostruiscano le basi ed abbiano una prospettiva di lungo periodo".
Sesana ha citato anche il tema del
cambiamento climatico, ricordando che "il nostro è un Paese molto esposto alle calamità naturali e che il lavoro da fare è profondo, non solo per riconvertire le imprese ad una modalità di lavoro orientata all'ambiente, ma anche per fare prevenzione, lavorando sulle infrastrutture che non sono più adatte all'ambiente in cui viviamo".
L'Ad di Generali ha poi parlato della
salute, "un tema che mi sta particolarmente a cuore" ha detto, sottolineando "la nostra sanità, pur d'eccellenza, ha
bisogno di investimenti ed anche di essere affiancata da una sanità privata".
Riguardo al
Recovery Plan - ha spiegato il manager - è molto importante la
selettività degli interventi, perché le risorse non sono infinite, ed anche dare una
governance di esecuzione, perché questo è uno dei punti più critici dell'Italia. Un tema che - ha aggiunto - non ha tanto a che fare con la burocrazia, quanto con vincoli e limiti che dobbiamo rimuovere per poter ragionare meglio sull'esecuzione. In questa direzione ha un senso condividere un piano con le aziende, che possono portare professionalità, competenza, capillarità e capacità di esecuzione.
Guardando al futuro, l'Ad di Generali ha affermato che vi sono
elementi che "stanno già cambiando", ad esempio il mondo del
lavoro, che la pandemia "ha stravolto". Ne è un esempio lo
smart working, già ampiamente sperimentato in precedenza da Generali, che "ha cambiato e cambierà ancora in modo permanente il modo di lavorare ed anche il rapporto delle persone con l'azienda".
Sesana ha poi affermato che la
percezione del rischio "è radicalmente cambiata". "Le persone oggi hanno più percezione del rischio ed una maggiore propensione a difendere quello che gli è più caro, come la salute, i propri beni e la casa", ha affermato il numero uno di Generali, aggiungendo che "vi sono poi dei rischi emergenti, come quello pandemico, che prima non era nella percezione di tutti". E' quindi compito delle imprese assicurative, oggi, "essere vicino alle persone e costruire insieme il futuro".