(Teleborsa) - "Il
primo gennaio 2021 è una data importante per le
PMI italiane, visto che per rifornirsi di energia dovranno obbligatoriamente rivolgersi al
mercato libero dell'elettricità,
abbandonando - anche se c'è la possibilità di farlo per gradi - il cosiddetto servizio di maggior
tutela".
Così Confcommercio in una nota sottolinea che "ciò porterà a una
maggiore competizione tra i fornitori e, di conseguenza, dovrebbe provocare un
abbassamento dei prezzi a favore delle imprese.
"Riteniamo - si legge - che la liberalizzazione dei
mercati sia un obiettivo condivisibile che debba essere sostenuto e perseguito con forza e determinazione. È solo, infatti, dal libero e consapevole confronto fra
domanda e offerta che possono essere determinati prezzi finali vantaggiosi e competitivi per tutte le parti coinvolte".
Come avviene il passaggio - A partire dal primo gennaio 2021, le piccole imprese che non avranno stipulato un contratto di fornitura elettrica sul libero mercato verranno servite nel regime di tutele graduali. Si tratta di un servizio per garantire la continuità della fornitura e lasciare il tempo necessario a scegliere l’offerta sul mercato libero più adatta alle proprie esigenze.
Le
micro imprese e le utenze domestiche continueranno a essere servite in maggior tutela fino al
primo gennaio 2022.
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