(Teleborsa) - Dal 2015 il
Parlamento ha
stabilito che la
ricorrenza della tragedia di Rivoli diventasse il
giorno nazionale della memoria delle
vittime dell'
edilizia scolastica e di impegno per una sempre più diffusa cultura della sicurezza tra i giovani, ma anche per valorizzare le attività e le iniziative per la prevenzione dei rischi. Quest'anno gli
eventi - formativi e informativi –
si sono svolti con qualche ora di ritardo, per dare alle
scuole modo di
partecipare, anche se a
distanza: la lista delle tante iniziative in programma è presente sulla pagina dedicata del sito internet del ministero dell’Istruzione.
Nel frattempo
crescono le possibilità che per quasi quattro milioni di alunni e studenti l'attività
didattica in presenza riprenda dopo l'Epifania: in tal caso, almeno nelle scuole superiori, si tratterebbe di un'occasione d'oro per portare avanti interventi d'urgenza e mettere in sicurezza gli edifici dai rischi.
"Assieme alla riabilitazione dei 15 mila plessi e 4 mila istituti dismessi con il dimensionamento, quella della messa in sicurezza delle scuole deve essere una priorità del Governo" commenta
Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir. "Oltre la metà degli attuali edifici scolastici è stato costruito prima del 1976 e in molti casi
mancano le certificazioni su agibilità, prevenzione incendi e molti altri aspetti legati alla sicurezza. È bene agire al più presto sulle situazioni di maggiore emergenza e subito dopo utilizzare i finanziamenti che si stanno approvando con la Legge di Bilancio 2021".
"Poi - prosegue il presidente Udir - in primavera, si potrà contare sulle risorse del
Recovery Fund: il tempo dei progetti è scaduto, ora si passi ai fatti. Nelle scuole i nostri allievi e il personale devono stare al sicuro, senza esporsi ad alcuna forma di pericolo. Come
non devono esporsi a responsabilità penale i dirigenti scolastici in seguito a eventuali cedimenti, considerando che in questi giorni
CittadinanzaAttiva ha calcolato che ci sono stati 50 crolli nell’ultimo anno".
Mentre si susseguono le iniziative didattiche per celebrare la Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, prende quota l'ipotesi di
conferma della didattica a distanza per gli studenti delle superiori oltre il 3 dicembre previsto come termine ultimo dal DPCM del 3 novembre scorso. "Si parla di possibile ritorno alla didattica in presenza dopo le vacanze natalizie", conferma oggi la stampa specializzata. Nell'augurarsi di no,
Tuttoscuola ritiene anche però che "se dovesse essere questa la dolorosa decisione, sarà opportuno, da parte degli
Enti locali proprietari degli immobili,
cogliere l'occasione di questa disponibilità dei locali scolastici senza alunni, per
mettere in atto o completare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture".