(Teleborsa) -
Giornata debole per Atlantia, che tratta in ribasso dello 0,63% in Borsa, scontando le
incertezze sul futuro d ASPI e delle concessioni autostradali. Il quadro di Atlantia nel breve periodo evidenzia un timido spunto rialzista che incontra la prima area di resistenza a 13,59 Euro. Primo supporto individuato a 13,33. La presenza di eventuali spunti positivi propendono per un movimento verso l'alto con target 13,85.
La holding ha presentato la scorsa settimana l'ipotesi "dual track" che prevede la scissione di ASPI, secondo termini ben precisi e con successiva IPO entro la primavera del 2021, o la vendita diretta dell'intera partecipazione dell'88%, rivolta sia a CDP che ad altri investitori internazionali.
Ma resta il
nodo della concessione e degli addebiti, di competenza del
MIT, e la questione se il
Governo accetterà o meno l'ipotesi alternativa della scissione e dell'IPO della newco Autostrade Concessioni e Costruzioni. Le indiscrezioni trapelate da un vertice di maggioranza a Palazzo Chigi, lo scorso weekend, parlano in effetti di un
out out: entro il 30 settembre una proposta di Atlantia aderente con l'accordo preso con il governo a metà luglio o la revoca della concessione autostradale. In quest'ultima ipotesi, fonti vicine al Gruppo anticipano però che vi sarebbero effetti devastanti in termini di investimenti, occupazione, debito quantificabili in circa 16 miliardi e 7.000 posti di lavoro.
Quanto alla concessione, domani
29 settembre dovrebbe riunirsi il
consiglio di ASPI per la risposta al MIT sulla proposta di
Atto transattivo. Una proposta che però si intreccia e si confonde con la questione più "politica" del futuro di ASPI e con le trattative interrotte con CDP.