(Teleborsa) - Crollo senza precedenti, nel secondo trimestre della'anno, delle economie dei Paesi Ocse, in scia alle misure di contenimento-lockdown lanciate per cercare di arginare la diffusione della
pandemia di coronavirus. Lo fa sapere la stessa organizzazione mondiale, in una nota. Nel periodo aprile-giugno, il PIL dell'area Ocse è capitolato, su base trimestrale, del 9,8%. Si tratta del calo maggiore di sempre che si confronta il picco del 2,3% registrato con la Grande Recessione del 2009.
Fra i paesi del G7, il conto più salato è pagato dalla
Gran Bretagna che vede il PIL contrarsi del 20,4%. Seguono la
Francia e l'
Italia, che accusano cali rispettivamente del 13,8% e del 12,4%. Non va meglio a
Canada e
Germania (-12% e -9,7%), mentre gli Stati Uniti si contraggono del 9,5%.
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