(Teleborsa) -
Ernest Airlines, che alla fine del 2019 risultava la sesta compagnia aerea italiana per passeggeri trasportati, e la cui licenza di trasporto aereo passeggeri e merci risulta sospesa dall’Enac dal 13 gennaio 2020, potrebbe risorgere come l’Araba Fenice ma sotto altre vesti.
Nei giorni scorsi, durante un meeting in videoconferenza a cui hanno preso parte il Presidente della compagnia aerea
Chady El Tannir e i rappresentanti sindacali della categoria dei trasporti, si è fatto il punto sulle prospettive di ripresa delle attività. Premesso che, a seguito della liberalizzazione degli accordi bilaterali tra l’Italia e l’Ucraina, 28 dei 35 slot posseduti da Ernest non fanno più parte degli asset dell’azienda, si fa strada il progetto di trasformazione in nuovo vettore aereo regionale italiano con una flotta di proprietà composta da
ATR72-600, fino a 16 aeromobili da acquisire nell’arco di quattro anni, e un network di oltre 70 destinazioni.
Il piano, finanziato da un fondo di investimento con il benestare del Governo italiano e la cui analisi nelle sedi ministeriali competenti è prevista agli inizi di settembre, prevede il totale assorbimento del personale Ernest attualmente in forza e richiederà, a regime, l’integrazione con altro personale. Il progetto prevede l’approvazione entro fine settembre del piano industriale, dovrà essere depositato presso il Tribunale di Milano, e il primo volo a metà dicembre 2020. L’azienda garantirà i passaggi macchina previsti ai propri dipendenti in essere in CIGS.
Le basi operative saranno, nell’ordine, Fiumicino, Bergamo, Parma, Ancona, Bari.