(Teleborsa) - Non c'è alcun collegamento tra
Recovery Fund e altri strumenti europei. Le istituzioni europee hanno confezionato un ampio ventaglio di strumenti, ognuno ha una sua finalità. Non c'è alcun collegamento, l'utilizzo di Sure o Mes non sono propedeutici per utilizzare le risorse del Recovery Fund".
Lo ha chiarito il Premier
Giuseppe Conte, nel corso del punto stampa a Villa Doria Pamphilj per gli
Stati Generali dell'Economia precisando che "sul
Mes la risposta non cambia: leggeremo i regolamenti, andremo in Parlamento e ne discuteremo".
Oggi dal
vertice UE, come da copione, nessun passo in avanti. E anzi il fronte dei rigoristi sembra
far proseliti con la
Finlandia che si unisce al coro dei Paesi che definiscono
"inaccettabile" la proposta della Commissione Europea "
nella sua versione attuale". Ma il Presidente del Consiglio tira dritto e si dice convinto che "avremo un progetto di Recovery fund che si collegherà al quadro finanziario pluriennale.
Vincerà l'Europa, perché avrà confezionato una risposta coerente e coordinata, all'altezza di questa recessione".
Nonostante le
criticità ancora da superare, come ha ammesso il
Presidente UE Michel, per il Premier "oggi abbiamo compiuto un passo avanti e "sta maturando il giusto clima, convergente".
Parlando della possibilità per l'Italia di porre il veto al bilancio UE se non otterrà quanto chiede sul recovery fund, Conte chiude: " "Non voglio nemmeno considerare un'eventualità del genere precisando che "la linea rossa" dell'Italia "è che la
proposta della Commissione sia ambiziosa, scendere al di sotto di
quel livello non è accettabile. Si tratta di un pacchetto ben bilanciato tra sussidi e prestiti, toccarlo - ha concluso - significa smontare un articolato progetto e non è
accettabile".