(Teleborsa) - In un momento in cui l'emergenza sanitaria causata dal Covid-19 sta provocando una crisi senza precedenti, la
riforma delle pensioni "Quota 100" sembra interpretare al meglio le esigenze dell'attuale contesto socio-economico, nella consapevolezza che è indispensabile riflettere su trattamenti pensionistici più adeguati, nel pieno rispetto dei principi costituzionali di solidarietà ed eguaglianza. Questa la tesi contenuta nel saggio di
Claudio Durigon (già sottosegretario per il Lavoro e le politiche sociali), e
Massimo Garavaglia, (già viceministro dell'Economia),
"La libertà di andare in pensione. Come Quota 100 ha cambiato il sistema previdenziale italiano", titolo di esordio della
casa editrice oVer Edizioni, presentato questa mattina a Roma presso il
Censis e sul
Canale YouTube Ital TV. Alla presentazione, moderata dal giornalista
Claudio Brachino, hanno preso parte gli
autori del libro, il leader della Lega
Matteo Salvini e per oVer Edizioni
Domenico Colotta.
Dati alla mano nel saggio viene illustrato come le pensioni siano una risorsa non soltanto per i pensionati, ma anche per i giovani che, grazie la riforma "Quota 100", possono, secondo gli autori, affrontare con meno ansie il proprio avvenire lavorativo. Partendo da una ricognizione del sistema previdenziale italiano, sin dalle fondamenta costituzionali, l'opera evidenzia come la materia delle pensioni sia strettamente collegata alla
necessità di un nuovo e rinnovato welfare. Per Durigon e Garavaglia appare opportuno
implementare la previdenza complementare per garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età, in relazione anche all'invecchiamento della popolazione.
"Quota 100 rappresenta una sfida per il futuro a cui le classi dirigenti sono chiamate per affrontare un concreto
ricambio generazionale, sconosciuto al nostro Paese. Questa riforma – afferma
Durigon – può efficacemente far fronte alle conseguenze dell'invecchiamento della forza lavoro sulla produttività che senza dubbio genera, con il passare degli anni un rallentamento delle performance lavorative; può risolvere il problema dell'obsolescenza delle competenze che ha conseguenze dirette sul rendimento nelle imprese e sulle prospettive di soddisfazione professionale e di carriera dei dipendenti; può garantire maggiore equità sociale nell'ambito del sistema pensionistico, allentando i vincoli posti dalle riforme più recenti. È in grado, infine, – aggiunge il deputato leghista – di venire incontro al desiderio di
pensionamento anticipato dei lavoratori, che vorrebbero trascorrere i restanti anni della propria vita per dedicarsi ad un nuovo percorso".
"Il saggio ci aiuta a leggere, in chiave previdenziale, la reale portata delle conseguenze economiche della crisi provocata dal Covid-19, nella consapevolezza – sottolinea
Garavaglia – che è compito della politica occuparsi della vita delle persone in un modo più ampio e, forse, più complesso tanto da consentire di realizzare i valori costituzionali di solidarietà ed eguaglianza".
"L'idea di pubblicare questo volume – spiega Colotta – nasce dal fatto che questo saggio tratta una materia molto attuale, quella pensionistica. Si tratta di una materia che incide sulla carne viva delle persone. Una materia che riguarda le giovani generazioni, le quali grazie alla riforma attuata con Quota 100 possono vedere quel ricambio generazionale che il nostro Paese non ha conosciuto nel corso degli anni. Ma riguarda anche le persone che si accingono ad andare in pensione in maniera anticipata le quali, in questo modo, possono realizzare quei progetti che avevano pensato nel corso della loro vita lavorativa e trascorrere quella longevità attiva tanto agognata".