(Teleborsa) -
Si apre una settimana decisiva per il futuro di Alitalia, con la creazione a inizio giugno della
Newco dalla doppia identità, una delle due dedicata alla flotta Cityliner per i voli domestici.
Intanto Alitalia dal 20 maggio è uscita dall'accordo sui voli transatlantici che la legava a Delta Air Lines e ad Air France-KLM che a loro volta nel novembre 2019 hanno rafforzato la joint-venture sulla tratta con Virgin Atlantic.
Tuttavia,
ciò non impedirà ad Alitalia di continuare a volare in code share con le stesse compagnie aeree (accadrà dal 2 giugno con la riapertura del collegamento diretto tra Roma e New York), ma con le inevitabili limitazioni sulle destinazioni nord-americane. Così come di poter
rinnovare l’accordo per i voli in code share con Air France-KLM sulle rotte europee.
Delta, che prima della pandemia da Covid-19 ha venduto insieme ad Alitalia il 40% dei biglietti sulle rotte Italia-Usa, annette molta importanza all’accordo di code share in luogo della joint-venture, che ha avuto
termine il 31 dicembre 2019 ed è
scaduta definitivamente
appunto il 20 maggio scorso.
Ma è chiaro che in seguito l'eventuale possibile uscita di Alitalia dall'Alleanza globale SkyTeam, di cui fanno parte
Delta e Air France-KLM (ma non Virgin Atlantic), che comprende 19 compagnie aeree di ogni parte del mondo,
influirà inevitabilmente sul numero delle destinazioni raggiungibili negli Stati Uniti.