(Teleborsa) - Dopo la nuova
stretta, sale la
tensione. I sindacati bancari
Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin preparano la mobilitazione della categoria, a partire da domani, e
minacciano lo sciopero in assenza delle
necessarie tutele che garantiscano a
lavoratori e lavoratrici di
operare nella massima sicurezza.
"I dipendenti del settore, tra i quali si registrano molti casi di positività al coronavirus
, non operano in condizioni di sicurezza" riferiscono le sigle sindacali ."Ciò perchè i dispositivi individuali (
mascherine chirurgiche) necessari a proteggere le lavoratrici e i lavoratori non sono stati distribuiti
nè sono disponibili gel igienizzanti e guanti"."Preso atto dei provvedimenti governativi, che comprendono tra i servizi che restano garantiti i "servizi bancari e finanziari", ma "nel rispetto delle norme igienico-sanitarie", vi dichiariamo che ci riserviamo ogni iniziativa di tutela collettiva,
fino allo sciopero" scrivono i segretari generali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin - Lando Maria Sileoni, Riccardo Colombani, Giuliano Calcagni, Massimo Masi ed Emilio Contrasto - nella lettera indirizzata all'Abi, a Federcasse, a tutte le banche, e, per conoscenza, al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, oltre che alle rappresentanze sindacali aziendali e di gruppo.
"In mancanza di
urgente positivo riscontro, da parte vostra e/o direttamente da ciascuna associata, ci riterremo liberi di assumere, a partire dalla giornata di martedì 24 marzo,
ogni necessaria iniziativa di tutela dei nostri rappresentati", si legge.