(Teleborsa) - Non c'è evidenza che "gli andamenti della
Borsa italiana siano riflesso di attacchi speculativi, salvo che non si voglia attribuire a questo termine la reazione degli operatori alle incertezze sul futuro generate dagli effetti del Coronavirus sull'economia". Questa la posizione espressa dalla
Consob in seguito alla richiesta, prevenuta ieri da parte di diverse parti di politiche, di una
chiusura di Piazza Affari Gli effetti derivanti dall'
emergenza sanitaria in atto – spiega la Commissione in una nota – "non sono correggibili con decisioni restrittive di Borsa, soprattutto se queste avvenissero in modo indipendente dai
paesi membri dell'Unione Europea che sono investiti dagli stessi problemi che colpiscono l'Italia". La Consob ritiene che "la temporanea sospensione delle contrattazioni di singole azioni, intesa come pausa di riflessione imposta, già operante quando la caduta dei prezzi è in prossimità dei parametri previsti dai trading halt, introdotti per le sedi di negoziazione da Mifid II, stia ben funzionando, pur nei limiti di efficacia dello strumento e tenuto conto del contesto di mercato sfavorevole a livello di andamento delle Borse nel mondo" e sottolinea che "in ogni caso l'
adozione del divieto unilaterale di short selling è valutata, secondo il
Regolamento europeo (Regolamento UE 236/2012), se la caduta dei corsi supera mediamente il 10% e in presenza degli altri presupposti".
Per la Commissione la
sospensione di tutte le contrattazioni di Borsa sarebbe, invece, "una decisione che spegnerebbe l'indicatore di prezzo senza rimuovere le cause, generando problemi di mercato di non facile soluzione nell’immediato futuro".