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Coronavirus, Xi sapeva da gennaio. I risultati del test di Niccolò

Nonostante "l'alert" del Presidente cinese, le autorità di Wuhan non avrebbero intrapreso un'azione decisa per contenere il virus

Economia
Coronavirus, Xi sapeva da gennaio. I risultati del test di Niccolò
(Teleborsa) - Cresce la polemica sulla gestione della crisi legata al Coronavirus mentre è salito a 1765 il numero delle vittime, dopo il decesso di altre 100 persone nella provincia dell'Hubei, la più colpita dal contagio. In un recente discorso il Presidente Xi affermava di aver dato ordini sul contenimento dell'epidemia Covid-19 già il 7 gennaio scorso. Il testo, pubblicato dal Giornale del Popolo, - organo del partito comunista cinese, - dimostra che Xi durante una riunione del Politburo del partito ai primi di gennaio "emise ordini per lavorare al fine di prevenire e controllare la diffusione del nuovo coronavirus".

Nonostante l'ordine di Xi, le autorità di Wuhan non avrebbero intrapreso un'azione decisa per contenere il virus, confermando anzi per il 18 gennaio il banchetto di massa con 40 mila famiglie, nel tentativo di raggiungere il Guinness dei primati.

NICCOLO' STA BENE - Intanto, ottima notizia per Niccolò, il ragazzo che è finalmente rientrato in Italia dopo essere rimasto bloccato a Wuhan, città focolaio dell'epidemia, proprio a causa di una febbre ritenuta sospetta. Il 17enne italiano di Grado (Gorizia) che si è detto "sereno e felice di essere tornato casa" è risultato negativo al test per la ricerca del nuovo virus cinese e di altri eventuali agenti patogeni. Niccolò resta comunque ricoverato all'ospedale Spallanzani di Roma e, si legge in una nota "finirà il periodo di ricovero in isolamento"


Evacuati 400 turisti americani dalla nave Diamond Princess - 400 americani sono stati evacuati ieri domenica 16 febbraio dalla Diamond Princess, la nave da crociera in quarantena al porto di Yokohama dal 5 febbraio 2020, dopo che un passeggero già sceso a Hong Kong era risultato positivo al coronavirus. A bordo sono adesso 355 i contagiati. Anche l'Italia ha deciso di organizzare un volo che nei prossimi giorni dovrebbe riportare a casa buona parte dei 35 connazionali (molti sono membri dell'equipaggio) ancora a bordo.
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