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Coronavirus, S&P: "Picco dell'impatto in Asia nel primo e secondo trimestre"

L'Oms conferma che non è ancora una pandemia: Londra e Berlino invitano i loro concittadini a lasciare al più presto la Cina

Economia
Coronavirus, S&P: "Picco dell'impatto in Asia nel primo e secondo trimestre"
(Teleborsa) - Il coronavirus raggiungerà il picco del suo impatto sull'economia dell'area Asia-Pacifico nel primo e nel secondo trimestre. È la previsione di S&P Global Ratings che, in un nuovo rapporto sugli effetti dell'epidemia sulle condizioni economiche sottolinea come "la crescita dovrebbe stabilizzarsi più avanti nel 2020 e riprendersi all'inizio del 2021 poiché l'effetto temporaneo sull'attività diminuisce".

Come già indicato da altre analisi, il fattore tempo sarà fondamentale. Nello scenario base di S&P "la crisi del coronavirus si stabilizzerà a livello globale nell'aprile 2020, praticamente senza nuove trasmissioni a maggio" mentre, in quello peggiore "il virus smetterà di diffondersi a fine maggio, a marzo secondo lo scenario più ottimista".

Oltre al turismo, uno dei settori più colpiti sarà quello del lusso, vista la sua esposizione al mercato cinese. In un secondo rapporto, S&P ricorda che i cinesi "sono il più grande segmento di clienti del lusso, rappresentando circa il 35% del settore globale. Stimiamo che le società di beni di lusso con rating europeo abbiano un certo margine rispetto alle valutazioni attuali per resistere a un moderato impatto sui loro profitti, ma ciò dipenderà dalla velocità con cui il virus può essere contenuto", conclude il report.

FERME LE PRODUZIONI GIAPPONESI IN CINA - Dal Giappone inoltre, arriva la conferma di un ulteriore stop alla produzione degli impianti delle multinazionali nipponiche in Cina. La Nissan ha annunciato che riavvierà le operazioni nel proprio stabilimento dell'Hubei - la provincia dove è situata Wuhan - dopo il 14 febbraio, mentre gli altri 3 impianti in Cina apriranno all'inizio della prossima settimana.

Anche Toyota ha ritardato al prossimo lunedì la probabile ripresa delle attività nei suoi quattro impianti - invece del previsto inizio febbraio, così come Honda, che ha deciso di ritardare la riapertura della stabilimento di produzione di auto a Wuhan, gli impianti per la manifattura di motociclette a Shanghai e Tianjin, e il funzionamento dell'altra fabbrica nel Guangzhou.

Notizie negative per il settore aereo, con le due principale aerolinee giapponesi, All Nippon Airways (Ana) e Japan Airways (Jal) che hanno dimezzato le tratte giornaliere da e per la Cina dalla prossima settimana, fino al termine di marzo. Infine, nonostante le stime sugli utili al rialzo, anche Sony potrebbe risentire del coronavirus, come ha dichiarato il direttore finanziario Hiroki Totoki.

OMS: "NO PANDEMIA" - Nel frattempo, la comunità internazionale reagisce all'espansione del virus che per l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) "non è ancora una pandemia", come affermato alla stampa da Sylvie Briand, direttrice del dipartimento Preparazione mondiale ai rischi infettivi dell'Oms.

Le ultime notizie dalla Cina indicano anche che "il tasso di mortalità del coronavirus possa calare grazie alla misure finora adottate". A dirlo è Jiao Yahui, vice direttore degli Affari medici dell'amministrazione ospedaliera della Commissione sanitaria nazionale (Nhc), nel corso del briefing tenuto oggi. "Sono fiducioso che non ci vorrà molto tempo prima che gli effetti dei nostri sforzi possano diventare chiari e il tasso di mortalità di Wuhan possa gradualmente calare", ha notato Jiao, spiegando che fuori dall'Hubei, il tasso è dello 0,16%.

LONDRA E BERLINO ACCELERANO SUI RIMPATRI - Fuori dai confini cinesi, sia Londra che Berlino hanno sollecitato i rispettivi cittadini a rientrare il prima possibile dalla Cina. In entrambi i casi sono stati i ministeri competenti a chiedere di anticipare il viaggio di ritorno non solo per il rischio contagio ma anche per le "crescenti restrizioni" nella normale mobilità interna al Paese, come ha rilevato il ministero degli Esteri tedesco.

"I consolati generali a Wuhan e Chongqing sono chiusi, se vi trovate in Cina e siete in grado di partire, dovreste farlo", si legge in una nota del Foreign Office britannico, in cui si aggiunge che "le persone più anziane e quelle con problemi clinici pre-esistenti rischiano maggiormente" di contrarre il virus. "Alcune compagnie aeree sono ancora operative, ma nelle prossime settimane potrebbe essere più difficile partire".

ATTESA PER IL RIENTRO DELL'ITALIANO DA WUAHN - L'Italia aspetta invece il rientro dello studente 17enne di Grado che non è potuto partire lunedì da Wuhan con l'aereo messo a punto dall'Unità di Crisi della Farnesina a causa di una leggera febbre. I test hanno dato esito negativo al contagio del coronavirus e ora il giovane aspetta solo di tornare a casa, come dichiarato da lui stesso.

ACCORDO MINISTERO-TWITTER CONTRO FAKE NEWS - Mentre la comunità scientifica è al lavoro sulla realizzazione di un vaccino, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha ingaggiato anche la lotta contro le fake news che spesso corrono sul web e rischiano di colpire l'intera comunità cinese, purtroppo vittima di alcuni atteggiamenti negativi in questi giorni.

Il Ministero della Salute ha infatti siglato un accordo con Twitter contro le notizie false che stanno proliferando in questi giorni di emergenza: da oggi infatti Twitter indirizzerà ogni ricerca e hashtag al Ministero della Salute, come annunciato sul social dallo stesso ministro.


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