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Taglio cuneo, Consiglio Ministri approva decreto

Conte: "Avanti rispondendo ai bisogni dei cittadini con serietà e fatti concreti". Slittano al 27 gennaio le nomine dei vertici delle Agenzie fiscali

Economia, Politica
Taglio cuneo, Consiglio Ministri approva decreto
(Teleborsa) - Semaforo verde in Consiglio dei Ministri al decreto per il taglio del cuneo fiscale. "Abbiamo appena approvato il decreto che stanzia 3 miliardi per la riduzione del cuneo fiscale, mettendo più soldi nelle buste paga di 16 milioni di lavoratrici e lavoratori. Andiamo avanti rispondendo ai bisogni dei cittadini con serietà e fatti concreti". Ha scritto in un tweet il Premier Giuseppe Conte.

Soddisfatto anche il Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri. "L’approvazione in Consiglio dei Ministri del decreto sul taglio delle tasse in busta paga è una grande soddisfazione anche per la coesione dimostrata dalla maggioranza e per il dialogo positivo con le parti sociali. È un primo intervento concreto nel segno della crescita e dell’equità che costituirà la base di una più ampia riforma del sistema fiscale".

Il testo, approvato nella serata di ieri da Palazzo Chigi, dispone in via sperimentale a partire da luglio 2020 più soldi in busta paga per chi guadagna nella fascia da 8 mila a 40 mila euro. Stanziati 2,9 miliardi per 16 milioni di lavoratori dipendenti italiani. 4,3 milioni i nuovi percettori.

Più nel dettaglio, il provvedimento prevede - nel periodo che va dal 1° luglio al 31 dicembre - un'integrazione al reddito fino a un massimo di 600 euro, per i redditi di lavoro dipendente e assimilati a partire da 8.200 euro fino a 28mila euro. Da questa soglia in poi, partirà un meccanismo di “décalage” e il bonus – ovvero il credito di imposta – si trasformerà in detrazione e andrà progressivamente a calare fino ad azzerarsi a quota 40mila euro. Inoltre i redditi fino a 26.600 euro che già godono del Bonus Renzi da 80 euro al mese vedranno aumentare l'integrazione fino a 100 euro.


Slittano invece a lunedì prossimo, quando è convocata una nuova riunione del Consiglio dei ministri le nomine alla guida delle agenzie fiscali, sulle quali la maggioranza sembra comunque aver trovato la quadra: Ernesto Maria Ruffini dovrebbe tornare alle Entrate, Marcello Minenna andrebbe al Demanio e Antonio Agostini alle Dogane e Monopoli
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