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Università di Bari in prima linea nella valorizzazione dell’olio extravergine d’oliva di qualità.

L'obiettivo è conoscerne le caratteristiche benefiche dal punto di vista della scienza

Agroalimentare, Economia
Università di Bari in prima linea nella valorizzazione dell’olio extravergine d’oliva di qualità.
(Teleborsa) - Calendario impegnativo quello dell'Università di Bari impegnata nella valorizzazione dell'olio extravergine d'oliva. Pugliese si, s'intende, ma non solo. "Conoscere le proprietà benefiche appunto dell’olio extravergine d’oliva dal punto di vista oggettivo della scienza - spiega Antonio Moschetta, ordinario di Medicina interna dell'Ateneo - ci permette di valutare una riflessione più consapevole sullo stile di vita che conduciamo e di conseguenza di porre maggiore attenzione alla nostra salute".

Moschetta, assieme alla professoressa Maria Lisa Clodoveo, docente di Scienze e tecnologie alimentari, è firmatario di una serie di iniziative a supporto della diffusione e della conoscenza delle proprietà salutari che questo prezioso alimento contribuisce decisamente alla salute.

"Promuovere l’olio extravergine d’oliva di qualità e le buone pratiche di produzione, utilizzo e conservazione - commenta Maria Lisa Clodoveo - è responsabilità di chi svolge attività di ricerca scientifica per il progresso dei processi produttivi e di interazione. Nel nostro Dipartimento sono numerose le attività di studio volte in tal senso. Non ultima l’iniziativa che si svolgerà giovedì 23 gennaio contro le frodi e le contraffazioni olearie che danneggiano il made in Italy e la petizione No Evoo Low Cost, in linea con le direttive Ue, per vietare la vendita al di sotto del costo di produzione e attuare azioni di protezione nei confronti dell’imprenditoria agricola".

L’impegno dell’Università di Bari continua con il progetto "Evoo Research’s Got Talent", Premio internazionale che valuta i migliori ricercatori universitari negli studi scientifici nell’olio extravergine d’oliva. Progetto patrocinato da Mipaaf, Regione Puglia, Coi e associazioni del settore, che impegna trentacinque giovani provenienti da tutti il mondo.

Mentre, intanto, nella vicina Bitonto la rassegna "Scienza e Cibo", promossa dallo Chef Emanuele Natalizio, ha affiancato al percorso di approfondimento universitario sugli aspetti salutistici la pratica, ovvero una degustazione di sette varietà olearie di Aziende pugliesi che si distinguono per la qualità produttiva in abbinamento a piatti realizzati dallo stesso Chef in collaborazione con altri colleghi.









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