(Teleborsa) -
Ultimo miglio per la
Legge di Bilancio 2020 che si appresta a tagliare il traguardo
incassando il
"semaforo verde" del Parlamento con un
nuovo voto di fiducia. Il Governo ha, infatti, chiesto la fiducia anche alla
Camera sullo stesso testo
licenziato dal Senato, mossa necessaria a
chiudere i lavori evitando lo
spettro dell’esercizio provvisorio.
Montecitorio, dunque, licenzierà la manovra in seconda lettura con un nuovo voto di fiducia e senza, di fatto,
aver toccato palla poichè, seguendo un
iter inusuale, le modifiche sono state apportate nel passaggio caotico a Palazzo Madama con il voto di fiducia sul maxi emendamento, sollevando le accuse dell’opposizione che parla di
"situazione imbarazzante e gravissima per il Paese". La votazione per appello nominale della fiducia al Governo sul maxiemendamento alla manovra partirà da oggi pomeriggio
, lunedì 23 dicembre,alle 15.30. Dalle 14 invece, al via le
dichiarazioni di voto sulla fiducia.
Soddisfazione espressa dal
Governo con il titolare dell'Economia Roberto Gualtieri che nei giorni scorsi ha parlato di
"piccolo miracolo", sottolineando che l'esecutivo è riuscito
"nell'impresa" di neutralizzare le clausole IVA "che in estate
sembrava talmente insuperabile da contribuire a innescare una
crisi di Governo".
STOP AUMENTO IVA, STANGATA BENZINA DA 2021 -Tra le
misure cardine della
manovra c'è proprio lo
stop all'aumento dell'Iva per oltre
23 miliardi previsto dalle clausole di salvaguardia. Sono state cancellate completamente per il 2020, e parzialmente per il 2021, quando è attesa una nuova stangata sulla benzina.
MISURE AMBIENTALI - Tra le priorità del provvedimento, spiccano le misure di tipo ambientale con il piano di investimenti per lo sviluppo di un
Green New Deal italiano mediante l’istituzione di un Fondo con una dotazione complessiva di 4,24 miliardi di euro per gli anni 2020-2023.
AUTO AZIENDALI, PLASTIC E SUGAR TAX: STRETTA SOFT -Molte le novità sul fronte della
tassazione. L’odiata plastic tax, sulla quale il Governo ha più volte messo mano, in vigore da
luglio, prevede nella sua ultima versione il taglio da 1 euro a 45 centesimi al chilo per i prodotti monouso. Slitta a ottobre la
sugar tax, che resta a 10 cent al litro. Di fatto, azzerata, per il 2020, la stretta sull’imposizione delle
auto aziendali che partirà a luglio per i nuovi contratti.
TAGLIO CUNEO FISCALE- Novità anche sul fronte
lavoro e occupazione: arriva una riduzione del carico sui lavoratori dipendenti. Per centrare l’obiettivo viene istituito un Fondo per la riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti con una dotazione di 3 miliardi di euro per l’anno 2020 e 5 miliardi a decorrere dal 2021.
SANITA’, VIA SUPERTICKET E FONDI PER OSPEDALI -
Stop dal 1 settembre 2020 al superticket, la quota di compartecipazione al costo delle prestazioni sanitarie a carico dell’assistito. Aumentate le risorse per 2 miliardi di euro per gli interventi di edilizia sanitaria e di ammodernamento tecnologico. In particolare, si punta a favorire l’utilizzo di apparecchiature sanitarie da parte dei medici di base con l’obiettivo di ridurre liste di attesa dei pronto soccorso. Inoltre, le spese sanitarie si potranno ancora portare in detrazione al 19% senza vincoli di reddito.
WELFARE E FAMIGLIA - Per la famiglia arrivano in particolare
3 bonus: asili nido, bebè e latte artificale. Queste misure confluiranno nel Fondo assegno universale per la famiglia con una dotazione di oltre un miliardo di euro per il 2021 e più di 1,2 miliardi di euro annui a decorrere dal 2022. Viene confermato anche il bonus cultura da 300 euro per i diciottenni, mentre per i neopapà il congedo obbligatorio viene aumentato a 7 giorni. Aumentano inoltre i fondi a favore delle persone con disabilità.
LOTTA ALL’EVASIONE E INCENTIVI A PAGAMENTI ELETTRONICI - Altro pilastro, dichiarato in più occasioni, il contrasto all’evasione fiscale da raggiungere a
ttraverso incentivi all’utilizzo dei pagamenti elettronici. In particolare, il
Piano cashless del governo prevede a partire dal 2021 un rimborso, battezzato ‘bonus befana’ per coloro che utilizzano bancomat e carte per i pagamenti.
WEB TAX -La
manovra 2020 rende, poi, operativa la
digital tax sui colossi del web. Dal primo gennaio scatterà un prelievo del 3% sui ricavi di società di servizi digitali i cui introiti complessivi siano superiori ai
750 milioni di euro e i cui ricavi derivanti da prestazioni di servizi digitali non siano inferiori a
5,5 milioni di euro. Si prevede di ottenere circa
600 milioni di euro l’anno.