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UniCredit, Piano strategico: nel 2023 ricavi a 19,3 miliardi di euro

La banca è impegnata a generare utili sostenibili facendo leva sulla sua ampia e crescente base paneuropea di clienti, massimizzando la produttività attraverso la continua ottimizzazione dei costi e grazie a processi operativi più efficienti

Finanza
UniCredit, Piano strategico: nel 2023 ricavi a 19,3 miliardi di euro
(Teleborsa) - UniCredit alza il velo sul Piano strategico 2020-2023, che sarà presentato oggi (3 dicembre 2019) ad analisti e investitori al Capital Markets Day a Londra.

Il completamento con successo di Transform 2019 ha dimostrato il chiaro impegno di UniCredit a conseguire gli obiettivi e la sua comprovata capacità di attuare un piano strategico malgrado un contesto macroeconomico più difficile del previsto. I principali target, tra i quali de-risking del bilancio, riduzione dei costi e distribuzione di capitale, sono stati superati. UniCredit è trasparente in ciò che fa, punta a fare la cosa giusta per tutti gli stakeholder e privilegia risultati sostenibili nel lungo termine rispetto a soluzioni di breve periodo.

Con lo stesso approccio, i target di Team 23 sono concreti e raggiungibili. Si basano su una serie realistica di ipotesi macroeconomiche più conservative rispetto a quelle del mercato. Il piano stesso si basa su quattro pilastri strategici chiaramente definiti:
- Aumento e rafforzamento della base di clienti
- Trasformazione e massimizzazione della produttività
- Gestione disciplinata del rischio & controlli
- Gestione del capitale e del bilancio

Riguardo al primo punto si stima che la crescita e il rafforzamento della base paneuropea di clienti produrranno ricavi resilienti, malgrado il contesto di tassi d’interesse negativi, con ricavi per €19,3 mld nel 2023, CAGR del +0,8 per cento dal 2018 al 2023. In Europa occidentale i ricavi sono previsti in crescita con CAGR del +0,5 per cento, mentre nell'Europa centro-orientale i ricavi cresceranno con CAGR del +2,0 per cento dal 2018 al 2023.

Passando al secondo punto, si prevede che la dematerializzazione dei processi, che porterà alla banca retail paperless, produrrà risparmi di costo per il Gruppo pari a oltre €150 mln l’anno entro il 2023.

In merito ai rischi, le esposizioni deteriorate lorde di Gruppo sono previste inferiori a €20 mld alla fine del 2023, con una consistente riduzione di quasi €60 mld dalla fine del 2015. Il completo rundown del portafoglio Non Core è confermato entro fine 2021, con l’ammontare delle esposizioni deteriorate lorde inferiore a €9 mld entro la fine del 2019 rispetto al target originale di €19,2 mld di Transform 2019 e inferiore a €5 mld entro la fine del 2020. Il target per il rapporto tra esposizioni deteriorate lorde e crediti totali lordi di Gruppo è fissato sotto il 3,8 per cento entro la fine del 2023, mentre il costo del rischio è previsto a 40 pb nel 2023.

Sulla gestione del capitale e del bilancio, Transform 2019 ha prodotto un significativo rafforzamento patrimoniale del Gruppo con l’incremento di €21 mld del capitale CET1, che ha portato il CET1 ratio al 12,6 per cento al 3trim19, con un incremento di 2,2 p.p. rispetto alla fine del 2015. Un CET1 MDA buffer di 200-250 pb sarà mantenuto per tutto l’arco del piano Team 23, indipendentemente dal contesto, mentre i TLAC/MREL MDA buffer saranno nella fascia superiore del range tra 50-100 pb. Il SREP Pillar 2 Capital Requirement (P2R) è stato ridotto di 25 pb a 175 pb.

Grazie alla posizione patrimoniale significativamente rafforzata e alla continua disciplina nella gestione del rischio, il nuovo piano produrrà migliori rendimenti del capitale per gli azionisti:
- distribuzione di capitale pari al 40 per cento dell’utile netto sottostante per il periodo 2020-2022, di cui 30 per cento di pagamento in contanti dei dividendi e 10 per cento con riacquisto azioni
- distribuzione di capitale pari al 50 per cento dell’utile netto sottostante nel 2023, di cui 40 per cento di pagamento in contanti dei dividendi e 10 per cento con riacquisto azioni.

Il nuovo piano genererà dunque consistente valore per gli azionisti, per complessivi €16 mld nel piano, di cui:
- €6 mld di dividendi cash
- €2 mld con riacquisti di azioni
- €8 mld di incremento del patrimonio netto tangibile

In aggiunta, la distribuzione di capitale proposta per il 2019 è aumentata al 40 per cento dell’utile netto sottostante, di cui 10 per cento mediante riacquisto di azioni. La nuova proposta di distribuzione è raddoppiata rispetto al target iniziale, comunicato al Capital Markets
Day 2016, di un dividendo cash del 20 per cento.

Jean Pierre Mustier, Amministratore Delegato di UniCredit ha dichiarato: "Team 23 è incentrato sulla massimizzazione della creazione di valore per gli stakeholder, inclusa una rinnovata attenzione alla soddisfazione del cliente grazie a processi semplificati e a prodotti innovativi nonché a un maggiore ritorno per gli azionisti. Durante l’arco del piano prevediamo di generare 16 miliardi di valore per gli investitori tramite una combinazione di dividendi, riacquisti di azioni e incremento del patrimonio tangibile. Continueremo a far leva sui nostri vantaggi competitivi: la rete presente in Europa occidentale, centrale e orientale, la posizione di banca di riferimento per le PMI Europee e l’ampia e crescente base di clienti. Per tutta la durata del piano continueremo a cogliere le opportunità commerciali mantenendo allo stesso tempo uno stretto controllo su rischio, disciplina nell'esecuzione e controllo dei costi".





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