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Airbus, verdetto WTO: Usa possono imporre 7,5 miliardi di dazi all’UE

"Dialogo con Usa ma se impongono dazi risponderemo", dice in una nota la Commissaria UE al Commercio Cecilia Malmstroem

Economia
Airbus, verdetto WTO: Usa possono imporre 7,5 miliardi di dazi all’UE
(Teleborsa) - Come ampiamente atteso e anticipato, la World Trade Organization (Wto) ha stabilito che gli Usa potranno imporre dazi all'Unione europea per 7,5 miliardi di dollari come compensazione per gli aiuti, giudicati illegali, concessi ad Airbus. Impatto della sentenza potenzialmente devastante, andando a coinvolgere diversi settori, da quello aereo a quello agroalimentare e che inevitabilmente colpirebbe al cuore anche il Made in Italy, preoccupazione espressa negli ultimi giorni anche dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Avanza, dunque, il fantasma di un'altra guerra commerciale, dopo quella tra Usa e Cina, in un momento di preoccupazione e incertezza per il rallentamento dell'economia globale.

Ue: dialogo con Usa ma se impongono dazi risponderemo - Non tarda ad arrivare la reazione della Commissaria al Commercio Cecilia Malmstroem: "L'Ue è pronta a lavorare con gli Usa per trovare 'una soluzione equa e equilibrata', ma se Washington deciderà di imporre le contromisure autorizzate dal WTO, questo spingerà l'Ue in una situazione in cui non avrà altra scelta che fare lo stesso". Lo dice la commissaria Ue. Per gli Stati Uniti "applicare contromisure ora sarebbe di corta veduta e controproducente", si legge in una nota di Malmstroem. "Sia l'Ue sia gli Usa sono stati considerati colpevoli dal sistema di risoluzione delle dispute del WTO per aver continuato a fornire alcuni sussidi illegali ai loro produttori di aerei", ha aggiunto. Nel caso Boeing, "all'Ue tra pochi mesi sarà dato il diritto di imporre contromisure contro gli Stati Uniti".

Nei prossimi mesi, in primavera, è atteso un pronunciamento analogo, questa volta chiesto dall'Europa contro gli aiuti concessi da Washington a Boeing.

Coldiretti: da Wto un conto di 1 miliardo per l'Italia - Intanto, arrivano le prime reazioni. L’Italia rischia di pagare un conto di oltre un miliardo per il via libera del Wto all’aumento delle tariffe all’importazioni fino al 100% del valore attuale che potrebbe colpire per circa la metà dell’importo il cibo ma anche la moda, i materiali da costruzione, i metalli, le moto e la cosmetica se gli Stati Uniti decideranno di mantenere le stesse priorità della black list indicata dal Dipartimento del Commercio statunitense (Ustr) e pubblicata nel Registro Federale. E' quanto emerge da una analisi Coldiretti in riferimento al Verdetto della Wto che ha autorizzato dazi Usa nei confronti dei Paesi Europei per un ammontare di 7,5 miliardi di dollari, importo pari a 1/3 dei 21 miliardi minacciati inizialmente dagli Stati Uniti che ora devono avviare la procedura con la pubblicazione già ad ottobre nel registro Federale la nuova lista di prodotti europei da colpire con aumenti di tariffe fino al 100%. Se saranno mantenute le stesse priorità l’Italia – precisa Coldiretti – potrebbe essere dopo la Francia il paese più colpito e a pagare il conto più salato rischia di essere proprio l’agroalimentare con vini, formaggi, salumi, pasta, olio extravergine di oliva, agrumi, olive, uva, marmellate, succhi di frutta, pesche e pere in scatola, acqua, superalcolici e caffè.

Trema
anche il Prosecco, il vino italiano più esportato all’estero che ha visto gli Stati Uniti diventare nel primo semestre del 2019 il principale mercato davanti alla Gran Bretagna, grazie a un aumento in valore del 41%.
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