(Teleborsa) -
Il via libera alla richiesta americana di introdurre i dazi contro l'Ue, in sede di arbitrato alla World Trade Organization, rischia di colpire pesantemente importanti settori del Made in Italy, dall'alimentare alla moda. A lanciare l'allarme, in vista della pubblicazione nei prossimi giorni sul Federal Register della lista di prodotti cui il Governo americano potrà applicare i dazi, è la
Coldiretti. Una decisione che si inserisce nella disputa interna al settore aereonautico che coinvolge
l'americana Boeing e l'europea Airbus. Secondo indiscrezioni
a fronte di una lista Usa di prodotti da sottoporre a dazio per un valore totale di 21 miliardi di dollari, la sentenza del Wto potrebbe "autorizzare" dazi nei confronti dei prodotti europei per un importo compreso tra 5 e 10 miliardi di dollari. I Paesi maggiormente colpiti, sulla base della black list già pubblicata sul registro Federale Usa, potrebbero essere
la Francia, l'Italia e la Germania. Nel nostro Paese, in particolare, a pagare le conseguenze di tale misura sarebbe il Made in Italy agroalimentare con – spiega la Coldiretti – ripercussioni su prodotti come formaggi, vini, salumi, pasta, olio extravergine di oliva, ma anche la moda.
Una mossa che – denuncia la Coldiretti – sarebbe sostenuta soprattutto dalla
lobby dell'industria casearia Usa (Ccfn) che, al fine di favorire l'industria del
falso Made in Italy, aveva già chiesto al
presidente degli Stati Uniti Donald Trump di imporre dazi alle importazioni di formaggi europei.
Un rischio grave per l'industria casearia nazionale, a partire da Parmigiano e Grana, che nei primi sei mesi del 2019 – conclude la Coldiretti – ha messo a segno un
aumento del 7% nelle esportazioni a livello globale.