(Teleborsa) -
Sciopero dei
commercialisti lunedì 30 settembre e martedì 1° ottobre. Le associazioni di categoria, unite, hanno deciso di incrociare le braccia per richiamare l'attenzione sul disagio in cui la
categoria è costretta a lavorare, con particolare riferimento agli
Isa, indici sintetici di affidabilità contributiva, le cui
incertezze nella definizione di regole e norme, sono l’ultima goccia che ha fatto traboccare un
vaso già pieno. Inoltre, dal
29 settembre al 7 ottobre non prenderanno parte alle udienze presso le commissioni tributarie provinciali e regionali
. Il tutto, comunque,
garantendo l'adempimento delle prestazioni indispensabili.Si tratta
"di un segnale estremo e tangibile, di un malessere che incide ormai da troppo tempo,
non solo sui professionisti che li assistono, ma anche sugli operatori economici", precisa il comunicato.
Quattro, in particolare, le richieste espresse dalla categoria che dovranno essere affrontate con la massima
urgenza: la
disapplicazione, o l'applicazione facoltativa, degli Isa per il 2018; la sistematica
consultazione della categoria (sigle e Cndcec) nella formulazione di norme; una
concreta semplificazione e riduzione degli adempimenti; la rigida
osservanza delle disposizioni dello
Statuto del contribuente.