(Teleborsa) - Si è conclusa l'indagine svolta dalla Commissione d’Inchiesta indipendente istituita l'11 luglio scorso dall'
Agenzia Spaziale Europea (
ESA) con l'obiettivo di identificare le possibili cause della
failure del volo VV15 del lanciatore Vega, il vettore europeo costruito in Italia, a Colleferro (Roma) da
Avio.
Il lavoro della Commissione ha identificato le cause, le azioni correttive e il percorso per il ritorno al volo di Vega nel primo trimestre 2020 (comunicato ESA, comunicato Arianespace).Si è trattato di un problema termo-strutturale nella parte anteriore del motore Zefiro (Z23), rende noto l'ESA specificando che dopo le ulteriori verifiche di quanto identificato finora e dopo avere adottato azioni correttive relative a tutti i sottosistemi, ai processi e ai componenti interessati,
i lanci di Vega potrebbero riprendere entro i primi quattro mesi del 2020.
"Ringraziamo la Commissione di Inchiesta per l‘attento e proficuo lavoro svolto in queste settimane - ha dichiarato
Giulio Ranzo, Amministratore Delegato di Avio - . Stiamo già lavorando alle azioni correttive indicate dalla Commissione e siamo confidenti di poterlo fare efficacemente per tornare al volo nel primo trimestre 2020.
Guardiamo con serenità e fiducia al futuro – ha concluso Ranzo - e restiamo focalizzati sui due importanti obiettivi per la prima parte del 2020: il ritorno in volo di Vega e il lancio di qualifica del nuovo Vega C".