(Teleborsa) -
Una lunga, drammatica scia di morte e distruzione. L'uragano
Dorian - uno dei più devastanti "hurricanes" mai comparsi nell’Atlantico, il secondo più forte dopo
Allen nel 1980 - dopo aver flagellato le
Bahamas settentrionali, declassato nel frattempo a categoria 2, è a circa 180 km a est di Cape Canaveral, in
Florida, e per ora il suo percorso resta al largo della costa, con venti sino a 175 km/h e una velocità di 9 km/h. L'allerta riguarda anche la
Georgia, la Carolina del sud e del nord."Siamo nel mezzo di una tragedia storica", aveva detto il Premier dell'arcipelago
Hubert Minnias che, nelle scorse ore, ha parlato di
"danni gravissimi e incalcolabili". Anche
Trump aveva twittato: "Preghiamo per i residenti delle Bamahas, colpiti come mai prima da un uragano di categoria 5 con venti di
quasi 320 chilometri all'ora", riferendosi proprio all'impatto di
Dorian sulle isole.E se, sul piano umano, il
danno è incalcolabile con il
numero di morti che potrebbe salire nelle prossime ore, c'è da fare i
conti anche con l'impatto di Dorian sulla
salute economica di intere regioni e industrie. Iniziano ad arrivare le prime
stime, piuttosto allarmanti: la banca Ubs ha calcolato le perdite legate a Dorian a circa
25 miliardi di dollari soltanto di perdite per le assicurazioni, pronte a salire in caso di “sbarco” sulla terraferma. Una cifra che ne fa il disastro naturale più
costoso per il settore dal 2017.