(Teleborsa) - Il Premier
Boris Johnson rilancia la sfida al Parlamento britannico, che riapre i battenti domani, e ai Tory non allienati:
un sì al tentativo di sottrarre il controllo del calendario al Governo per approvare una legge favorevole a un rinvio della Brexit equivarrebbe a "un voto di sfiducia", avverte Downing Street, facendo balenare elezioni anticipate. Intanto il premier ha convocato oggi il Consiglio dei ministri e un meeting col gruppo parlamentare.
Il leader laburista
Jeremy Corbyn ha affermato che il Regno Unito "ha bisogno di elezioni generali", in quanto "darebbe alla gente una scelta tra due direzioni molto diverse per il Paese".
Ha respinto gli avvertimenti dell'ex leader laburista
Tony Blair, che ha affermato che le elezioni anticipate erano una "trappola per elefanti", e il signor Johnson ha potuto ottenere un voto del tipo "alcuni potrebbero temere più un premier di Corbyn" di una Brexit senza affare.
Il
leader del SNP Nicola Sturgeon ha dichiarato che era indispensabile che un nuovo governo fosse eletto prima della partenza del Regno Unito.