(Teleborsa) -
Primo giudizio legale positivo sulla decisione del Premier britannico Boris Johnson di
sospendere il Parlamento. La
Corte scozzese di Edimburgo, rigettando il ricorso presentato da Joanna Cherry, deputata dello Scottish National Party, e Jo Swinson, leader dei Lib-Dem, ha infatti
decretato la legittimità di tale scelta.
Second
o Lord Doherty, giudice della Corte suprema scozzese,
il Primo Ministro possiede la facoltà di chiedere alla Regina di prorogare il discorso al Parlamento,
con cui si riavviano le attività di Westminster, nonostante la crisi in corso.
Si rimane adesso in
attesa dei giudizi di altri due tribunali interpellati sulla questione, quello
di Londra e di Belfast. L'
opposizione nel Parlamento inglese, con questa mossa,
punta ad ottenere un parere favorevole da almeno uno di essi, così da
portare il caso difronte alla Corte Suprema, unica in grado di pronunciare un verdetto a cui Downing Street dovrebbe inevitabilmente piegarsi.
Ma, se non dovesse funzionare, questa non è l'unica via percorsa dal laburista
Jeremy Corbyn e da chi contrasta il No Deal. Per gli antagonisti di Boris Johnson è
corsa contro il tempo per sfiduciare il Premier e bloccare la sospensione, avendo a disposizione solo sei giorni di tempo
dal 3 al 9 settembre per votare una mozione.