(Teleborsa) - Ipotesi, contro ipotesi, smentite e ricostruzioni. Proseguono in questo contesto le
trattative Pd-M5S per risolvere in una
crisi di Governo quanto mai "complessa e articolata", che ha come data ultima quella delle nuove consultazioni in calendario
martedì 27 agosto.
Più che sui programmi, i
negoziati fra Pd e M5S sono ancora ad uno stadio preliminare e riguardano le persone, anzi, la
figura che sarà candidata quale Premier di un esecutivo che dovrà seguire un programma ben preciso e chiaro, dal lato economico così come sul fronte delle riforme. Prima fra tutte il taglio dei parlamentari e, secondo quanto chiesto dal Pd, anche una nuova legge elettorale.
Quanto al Premier, torna in auge in queste ore
l'ipotesi di un Conte Bis, non ben visto dal
Pd, che
punta i piedi, ma sostenuto dal
Movimento 5 Stelle, che replica
"nessun veto". Nel frattempo, insiste il leader ideologico del Movimento,
Beppe Grillo, fornendo un
assist alla ricandidatura di Giuseppe Conte. "Lo abbiamo visto attraversare una foresta di dubbi e preoccupazioni maldestre, faziose e manierate, che ha saputo superare grazie a dei requisiti fondamentali per la carica che è destinato a ricoprire", ha ribadito in un post.
Perde quota invece la soluzione di candidare a Palazzo Chigi
Roberto Fico, attuale Presidente della Camera dei Deputati. E' stato proprio il deputato grillino a
sfilarsi, facendo trapelare da fonti della Camera la volontà di
restare a Montecitorio e " dare continuità al suo ruolo".
Ed è in questo clima che si lavora in casa dem, come nell'area 5 Stelle, per
portare a casa un risultato entro la scadenza perentoria indicata dal Presidente Mattarella. E fonti vicine alle trattative riferiscono che
"si lavora comunque ad una soluzione", al di là delle preferenze e dei possibili veti su una figura piuttosto che un'altra.