(Teleborsa) -
Sono riprese le
consultazioni pomeridiane al
Quirinale. Qualche minuto prima delle
16.00 è salita
al Colle la delegazione della
Lega, guidata da
Matteo Salvini insieme ai capigruppo al
Senato, Massimiliano Romeo, e alla
Camera, Riccardo Molinari.
Al termine dell'incontro, il
leader leghista ha dichiarato:
"L'Italia non può permettersi di perdere tempo - esordisce, tornando a parlare della crisi di Ferragosto - i troppi no hanno portato allo stop di quest'esperienza di governo che ha fatto tante cose buone. E' stato il governo del fare, del costruire e del camminare insieme. Oggi la via maestra
non possono essere giochini di palazzo e governi contro ma solo le elezioni". Poi apre uno
spiraglio: "Se poi qualcuno mi dice
ragioniamo perchè i no diventano sì, miglioriamo la squadra, diamoci un obiettivo, io non porto rancore, guardo avanti, non indietro".
In programma alle
17.00 l'ultimo colloquio, con il
Movimento CinqueStelle che dunque
chiuderà il giro.
La delegazione di Forza Italia, invece
, era presieduta dall'ex Presidente del Consiglio
Silvio Berlusconi - affiancato da
Antonio Tajani, Mariastella Gelmini e dal Capogruppo al Senato
Anna Maria Bernini - che
al termine del colloquio ha letto la dichiarazione del suo partito esprimendo
preoccupazioni per la manovra economica e per la
formazione del nuovo Governo ventilato durante la crisi. "L'esperienza appena conclusa dimostra che i progetti di governo si costruiscono con il tempo. Un Governo secondo noi
non può nascere in laboratorio, se basato solo su un contratto. Oggi
mettiamo in guardia contro una maggioranza improvvisata che non rispecchia la maggioranza degli elettori italiani."
"Dopo tanto avventurismo
il Paese ha bisogno di un governo solido, stabile e coeso con un programma coerente e forte e con una legittimazione democratica.
Serve un esecutivo autorevole che restituisca al Paese una rispettabilità e una considerazione in Europa che l'Italia oggi non ha", ha detto il Presidente di Forza Italia.
Il Segretario del
Pd Zingaretti, sentito in precedenza,
ha aperto alla formazione di una nuova maggioranza. "Abbiamo elencato al Presidente i primi e non negoziabili principi al quale il nuovo Governo dovrebbe rifarsi", ha spiegato il leader del Pd. "
Se non dovessero esistere queste condizioni da verificare, lo sbocco della crisi sono nuove elezioni".
Giorgia Meloni, leader della delegazione di Fratelli d'Italia,
che ha incontrato per prima il Presidente Mattarella, ha invece dichiarato con fermezza che le
elezioni sono oggi l'unico esito possibile della crisi.
Le consultazioni sono iniziate ieri, mercoledì 21 agosto, con l'audizione della Presidente del Senato,
Elisabetta Alberti Casellati. A seguire il
Presidente della Camera Roberto Fico. Il Presidente emerito Giorgio Napolitano, che non si trovava a Roma, è stato consultato al telefono.
Successivamente
è stato il turno del Gruppo per le Autonomie del Senato,
Gruppo Misto del Senato e della Camera e
Liberi e Uguali, vale a dire i partiti meno estesi, che in questa crisi potrebbero anche fare da ago della bilancia.
(Foto: Per gentile concessione della Presidenza della Repubblica)