(Teleborsa) - Colpo di scena sul caso
Open Arms: il
TAR del Lazio ha disposto la
sospensione del divieto d'ingresso nelle acque territoriali italiane, consentendo lo
sbarco dei 147 migranti che da una decina di giorni erano a bordo della nave della ONG bloccata in acque maltesi.
Esaminati i rapporti medici e le relazioni psicologiche, i giudici hanno rinvenuto la condizione
"eccezionale gravità ed urgenza" che
giustifica la concessione della richiesta di approdo presso il più vicino porto italiano e "l'immediata assistenza alle persone soccorse maggiormente bisognevoli".
Contesta questa decisione il Ministro dell'Interno Matteo Salvini che accusa: "C'è un
disegno per tornare indietro ed aprire i porti italiani, per trasformare il nostro paese nel campo profughi d'Europa. Ma io non torno indietro". E poi aggiunge: "Nelle prossime ore firmerò il mio no perché complice dei trafficanti non voglio essere".
Questa mattina, il
Premier Giuseppe Conte, in una
lettera inviata a Salvini, aveva sollecitato almeno lo
sbarco dei minori a bordo, richiamando le norme che impegnano a dare assistenza ai minori e alle persone in difficoltà.
E sempre quest'oggi, la
ONG spagnola assieme a Medici senza frontiere (Msf) avevano lanciato un
nuovo appello per l'approdo in un porto sicuro, a causa del peggioramento delle
condizioni meteo.