(Teleborsa) - Una questione sempre attuale, quella relativa alla carenza della scuola italiana. La
Commissione Europea alza la voce contro l'Italia per l'abuso di precariato nei comparti pubblici, sopratutto nel campo dell'istruzione, dove
200 mila precari sono in stallo nonostante i posti liberi. Il
MIUR assegna i posti con molta lentezza: la scorsa settimana al Ministero dell'Istruzione sono stati convocati i sindacati per illustrare le modalità di assunzione dei
58.627 docenti, di cui
14.552 per il sostegno, annunciati dal ministro dell’Istruzione
Marco Bussetti.
Nonostante i messaggi ottimistici del MIUR,
dal Ministero dell'Economia non è ancora pervenuto il via libera per far partire la complessa pratica amministrativa
per le assunzioni a tempo indeterminato, che senza l'OK del MEF non potranno mai avvenire in assenza del
Decreto Ministeriale di autorizzazione alle assunzioni. Questa mancanza ha costretto alcuni
Uffici Scolastici a rimandare le convocazioni dei candidati al ruolo programmate in questi giorni.
Duro il commento del
Presidente Nazionale ANIEF, Marcello
Pacifico, che dichiara: "Si stanno perdendo giorni preziosi, dato che l'amministrazione scolastica sarà costretta a fare i salti mortali per convocare i supplenti per coprire le
200 mila cattedre che rimarranno
scoperte". "Se la situazione
non si dovesse sbloccare nelle prossime ore - continua il Presidente - il MIUR avrà bruciato il vantaggio ottenuto costringendo
gli uffici scolastici a lavorare a ritmi forzati nei giorni a ridosso di Ferragosto non garantendo la nomina dei docenti dal primo giorno di scuola, peraltro già complicata dalla
pessima organizzazione delle supplenze e delle graduatorie in generale.
"Questa situazione è davvero
senza precedenti - continua Pacifico - perché molte graduatorie sono prive di candidati che rimarranno al 100% con supplenti annuali, principalmente in
discipline scientifiche, tecniche e del sostegno agli alunni disabili. C'è da attuare la suddivisione dei posti attraverso la ripartizione prevista per legge tra le varie graduatorie
GaE, merito, Grame e via dicendo". "Avanzeranno tanti posti - conclude il Presidente - aggiunti a quelli liberi in organico
liberati con Quota 100, la vergogna delle oltre 50 mila cattedre in deroga sul sostegno con cui si andrà a determinare un disservizio formativo, in termini anche di mancata continuità didattica, senza precedenti nella storia della scuola statale italiana".