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TAV, Toninelli: "Analisi costi-benefici richiede esame complesso. Il responso tra pochi giorni"

Per il commissario Foietta "la TAV si deve fare" mentre da Confindustria Boccia afferma l'importanza di “valutare soprattutto l’impatto sull'occupazione”

Economia, Trasporti
TAV, Toninelli: "Analisi costi-benefici richiede esame complesso. Il responso tra pochi giorni"
(Teleborsa) - “Se l’analisi costi-benefici sulla Tav sarà negativa, ne parlerò con la Francia, la Commissione Ue e ne parleremo all'interno del Governo, con la Lega, senza alcun pregiudizio”. Intervenuto questa mattina a Omnibus su La7, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli ha sottolineato la posizione del Movimento 5 Stelle che "è sempre stato contro un’opera che è uno spreco di denaro assoluto".

In merito all’analisi costi-benefici, Toninelli ha affermato che, pur non essendo “segretissima”, non viene ancora diffusa e protocollata in quanto l’esame del documento "è molto complesso". Il responso sull’esito dell’analisi, tuttavia, ha assicurato il Ministro, "arriverà tra pochi giorni". Uno studio necessario in quanto, ha ricordato Toninelli, "all'interno del contratto di Governo si dice ridiscutere l’opera" e, per farlo, "si parte dai numeri".

Di diverso avviso il commissario straordinario del governo per l’asse ferroviario Torino-Lione, Paolo Foietta, per il quale non c’è margine di discussione e la TAV "si deve fare". Nell'audizione di questa mattina in commissione Trasporti della Camera, Foietta ha affermato che la realizzazione dell’opera è stata decisa dal Parlamento ed è lo stesso Parlamento che deve, eventualmente, scegliere di non farla “attraverso un atto di ricusazione di un trattato internazionale ratificato il primo marzo del 2017”.

Entrando nel merito dell’opera, Foietta ha affermato che si tratta, semplicemente, "della sostituzione di una linea ferroviaria che ormai ha finito il suo ciclo di vita” e che “almeno dal ’93 non è una linea ad alta velocità” con “una linea ferroviaria moderna, in linea con gli standard europei che porta in sicurezza i treni merci e i treni passeggeri”. Ma, ha aggiunto Foietta, quella delle merci che andranno più veloci "è una favola" in quanto le merci viaggeranno “a una velocità commerciale ragionevole” e ad aumentare di molto sarà l’attuale capacità della linea. Snocciolando i dati sul traffico al confine con la Francia, tra traforo stradale del Frejus, traforo del Monte Bianco e Ventimiglia, Foietta ha affermato "ogni anno passano 3,5 milioni di tir" ed il "traffico è aumentato del 22% negli ultimi 5 anni per quanto riguarda il Frejus, mentre per Ventimiglia cresce ancora di più per effetto di una distorsione tariffaria” in quanto chi oggi passa per questo valico "non paga il pedaggio". "Un percorso inefficiente" in cui, conclude Foietta, “"passano tir meno sicuri e più problematici". Ma sul tema, denuncia il Commissario straordinario, pur avendo "scritto 12 lettere via Pec non sono mai riuscito a parlare con questo governo".

Parlando di cifre, Foietta, che resterà in carica fino al prossimo 14 febbraio, ha affermato che per la realizzazione complessiva della TAV “mettendo tutto insieme, la cifra su cui ragioniamo arriva al massimo a 15 miliardi, siamo lontani dai 20" e di questi costi l’Italia deve ancora sostenere "4,7 miliardi a cui vanno aggiunti 1,4 miliardi di lavori già fatti" per l’asse ferroviario e "3 miliardi" per la sezione transfrontaliera.

Sul tema TAV, questa mattina, è intervenuto anche il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia che ha affermato l’importanza di "valutare soprattutto l’impatto sull’occupazione".


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