(Teleborsa) -
Non c'è alcun fondamento sulle notizie che parlano di dimissioni del Ministro Giovanni Tria, emerse negli ultimi giorni, a causa delle presunte
pressioni del Movimento 5 Stelle su alcune politiche del governo. Tensioni che riguarderebbero perlopiù il famoso
reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia del M5S, che a quanto sembra il titolare del MEF vorrebbe introdurre per gradi e cui avrebbe destinato
risorse giudicate limitate dai Cinquestelle.
Fonti del
Ministero dell'Economia e delle Finanze si sono affrettate subito a smentire queste
indiscrezioni, sottolineando che tali voci
"sono prive di fondamento".
Anche il leader del M5S Luigi Di Maio smentisce che vi siano problemi con il Ministro Tria, affermando
"con Giovanni Tria non c'e alcuna divisione". Poi, il vicepremier ha aggiunge "quello che stiamo facendo è lavorare tutti insieme per trovare le soluzioni necessarie per portare a casa flax tax, reddito di cittadinanza e superamento della legge Fornero".
Di Maio nega anche l'esistenza di problemi con il titolare del MEF. "Smentisco categoricamente che siano state avanzate minacce o ultimatum", ha chiarito il Ministro, rimarcando "il nostro unico pensiero è quello di approvare una legge di bilancio coraggiosa, ma che tenga i conti in ordine".
Parole di supporto arrivano anche da esponenti di Bruxelles. Il commissario europeo agli Affari Economici,
Pierre Moscovici, ha affermato che con l'Italia ed il Ministro Tria si lavora in un "clima costruttivo"