(Teleborsa) - Giornata da incubo per la Turchia. Le
indiscrezioni di stampa circa i timori della BCE per l'attuale situazione economica del Paese ha scatenato una vera e propria tempesta sui mercati finanziari globali. Le
Borse europee hanno chiuso in forte calo e
Wall Street viaggia in rosso.
Ma a farne le spese è stata soprattutto la finanza turca.
La Borsa di Istanbul è arrivata a perdere fino a 8 punti percentuali, salvo poi recuperare sul finale chiudendo con un -2,3%.
I rendimenti dei titoli di Stato turchi sono schizzati, così come i credit default swap, ossia i derivati per assicurarsi contro eventuali default di uno Stato.
Ancora peggio la
lira, vittima di un vero e proprio panic selling - il peggiore dal fallito colpo di Stato del 2016 - che ha spinto il Presidente Erdogan a chiedere ai cittadini di vendere valuta estera per comprare quella nazionale.
Ad acuire le vendite la
decisione degli Stati Uniti di raddoppiare i dazi su alluminio e acciaio provenienti dalla Turchia.