(Teleborsa) - Tutto da rifare. Dopo settimane di consultazioni, riunioni, tavoli tecnici e corse su e giù per il Quirinale è
fallito il tentativo di formare un Governo Lega-Movimento 5 Stelle.
Come ampiamente atteso,
a far naufragare l'Esecutivo giallo-oro è stata la designazione di Paolo Savona al Ministero dell'Economia. Una scelta, questa, osteggiata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
"Ho condiviso e accettato tutte le proposte per i ministri, tranne quella del ministro dell'Economia" ha dichiarato il Capo dello Stato in una nota, spiegando che "la designazione del ministro dell'Economia costituisce sempre un messaggio immediato, di fiducia o di allarme, per gli operatori economici e finanziari".
"Ho chiesto, per quel ministero, l'indicazione di un autorevole esponente politico della maggioranza, coerente con l'accordo di programma. Un esponente che - al di là della stima e della considerazione per la persona - non sia visto come sostenitore di una linea, più volte manifestata, che potrebbe provocare, probabilmente, o, addirittura, inevitabilmente, la fuoruscita dell'Italia dall'euro. Cosa ben diversa da un atteggiamento vigoroso, nell'ambito dell'Unione europea, per cambiarla in meglio dal punto di vista italiano - ha poi affermato".
Non è mancato un
accenno all'attuale fuga degli investitori dall'azionario e dai titoli di Stato dell'Italia. "L'incertezza sulla nostra posizione nell'euro ha posto
in allarme gli investitori e i risparmiatori, italiani e stranieri, che hanno investito nei nostri titoli di Stato e nelle nostre aziende - ha affermato il Capo dello Stato - L'impennata dello spread, giorno dopo giorno, aumenta il nostro debito pubblico e riduce le possibilità di spesa dello Stato per nuovi interventi sociali. Le perdite in borsa, giorno dopo giorno, bruciano risorse e risparmi delle nostre aziende e di chi vi ha investito. E configurano rischi concreti per i risparmi dei nostri concittadini e per le famiglie italiane".
Poi, l'allarme: "
Occorre fare attenzione anche al pericolo di forti aumenti degli interessi per i mutui, e per i finanziamenti alle aziende. In tanti ricordiamo quando - prima dell'Unione Monetaria Europea - gli interessi bancari sfioravano il 20 per cento" ha aggiunto.
Matteralla ha così deciso di
convocare al Quirinale per oggi, 28 maggio, Carlo Cottarelli. All'economista, ex commissario alla
spending review, il
compito di formare un Governo tecnico, probabilmente per traghettare l'Italia verso le elezioni anticipate. Una decisione, quella del voto ravvicinato, che il Presidente della Repubblica si riserva di prendere "doverosamente, sulla base di quanto avverrà in Parlamento".
La Lega si è subito mossa in favore dell'opzione elezioni anticipate. Il leader del Carroccio,
Matteo Salvini, ha infatti pubblicato un post su
Twitter nel quale, al grido di "Mai più servi di nessuno, l'Italia non è una colonia, non siamo schiavi di tedeschi o francesi, dello Spread o della finanza",
chiede che la parola torni agli italiani.
Toni ancora più duri da parte del Movimento 5 Stelle, con
Luigi Di Maio che invoca l'impeachment per Mattarella. "Prima attiviamo l'articolo 90 e poi si va al voto, perché bisogna parlamentarizzare questa crisi" ha dichiarato il numero uno dei pentastellati in una intervista telefonica a Fabio Fazio a "Che tempo che fa" su Rai1.
Chi sembra soddisfatto è, invece,
Silvio Berlusconi, secondo il quale n
on bisogna convocare l'impeachment perché la decisione del Colle va rispettata.