(Teleborsa) -
Facebook al centro di una bufera: secondo alcune indiscrezioni milioni di profili di utenti del più famoso social media al mondo sarebbero stati "rubati" per fini elettorali da una società legata a
Trump.
Nell'occhio del ciclone la
Cambridge Analytica, web agency londinese del miliardario
Robert Mercer che ha lavorato per la campagna elettorale di Donald Trump, e che sarebbe stata accusata di aver avuto illegalmente accesso ai dati di oltre 50 milioni di utenti di Facebook per influenzare la psicologia degli elettori americani.
Piovono accuse anche dal
Regno Unito, relativamente al referendum sulla
Brexit. Intanto l'amministratore delegato
Mark Zuckerberg ha sospeso i rapporti con la Cambridge Analytica, dichiarando che sta conducendo un "controllo interno per accertare se i profili personali dei 50 milioni di utenti segnalati come dati utilizzati in modo improprio da un consulente politico esistano ancora". Facebook sta "cercando di stabilire l'accuratezza delle accuse", ovvero "che un ricercatore abbia fornito alla società Cambridge Analytica dati di user Facebook, a partire dal 2014, in modo inappropriato".
Decisamente negativo l'andamento del titolo a Wall Street, con un -5,35%.