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Mediobanca, l'assemblea consacra la nuova governance della banca

Finanza
Mediobanca, l'assemblea consacra la nuova governance della banca
(Teleborsa) - L'assemblea annuale di Mediobanca, che ha approvato il bilancio dell'esercizio 2016-2017 e la distribuzione del dividendo, ha battezzato la nuova governance, che vede un Cda fissato in 15 componenti e una maggiore presenza di amministratori indipendenti.

Il consiglio d'amministrazione nominato dai soci, sarà in carica per il triennio 2018-2020, e risulta composto da: Renato Pagliaro (presidente), Alberto Nagel (Ad), Francesco Saverio Vinci, Cesar Alierta, Maurizia Angela Comneno, Marie Bolloré, Maurizio Carfagna, Maurizio Costa, Valerie Hortefeux, Elisabetta Magistretti, Alberto Pecci, Massimo Tononi, Gabriele Villa, Angela Gamba e Alberto Lupoi. Gli ultimi due nominativi sono stati tratti dalla lista di minoranza presentata da un gruppo di investitori, che ha ottenuto il 42% circa del capitale presente in assemblea (pari al 64,4% del capitale totale), mentre la lista di maggioranza presentata da UniCredit ha raccolto il consenso del 56% circa del capitale presente. L'assemblea ha inoltre nominato il collegio sindacale, approvato le politiche di remunerazione e il compenso della società di revisione.

Il nuovo board si è riunito subito dopo la conclusione dell'assemblea per determinare tra l'altro la composizione dei comitati.

In particolare, il nuovo cda di Mediobanca ha nominato Pagliaro presidente, Comneno e Pecci vice presidenti, Nagel amministratore delegato e Massimo Bertolini segretario del consiglio. Il consigliere Vinci mantiene la carica di direttore generale. Il board ha poi costituito al proprio interno i seguenti comitati: comitato esecutivo, composto da: Nagel (presidente), Vinci, Comneno e Villa; comitato rischi, che svolge anche la funzione di comitato parti correlate, composto dai consiglieri indipendenti: Magistretti (presidente), Carfagna, Gamba, Hortefeux e Tononi; comitato nomine, composto da: Costa (presidente), Bolloré, Lupoi, Magistretti e Pagliaro; comitato remunerazioni, composto da: Carfagna (presidente), Alierta, Hortefeux, Lupoi e Pecci; comitato ex art. 18, comma 4, dello Statuto, composto da: Nagel (presidente), Vinci, Bolloré e Magistretti.




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